Parigi: iniziative per agevolare l’aborto farmacologico

ExelgynLa Giunta della capitale francese punta sul dossier sessualità e aborto. Da settembre, cinque centri parigini di pianificazione familiare proporranno alle pazienti che lo desiderino l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) farmacologica senza ospedalizzazione.

La misura, ancorché circoscritta, e’ importante per le donne: "esse potranno scegliere tra l’interruzione di gravidanza per via chirurgica (negli ospedali, ndr) o per via orale (a casa loro, ndr) in una società dove l’accesso all’IVG e’ ancora problematico", spiega Fatima Lalem, delegata del Comune alla parità tra uomini e donne. Nell’Ile-de-France, i tempi per ottenere un’IVG sono di una decina di giorni contro i 5 auspicati dalla Haute Autorité de Santé (HAS). Questi problemi non sono legati soltanto alla popolazione numerosa, ma derivano da un fatto sociologico: "sono sempre meno i medici che investono in questa pratica, i militanti pro aborto vanno in pensione e la pianificazione familiare e’ una disciplina che interessa meno i futuri medici, Parigi soffre di questo fatto", spiega Fatima Lalem. Di qui l’impulso ad agire prima che siano pronti i decreti d’attuazione della legge che autorizza l’aborto farmacologico. "E’ anche una lotta per la libera scelta, per l’emancipazione della donna", spiega la vice del sindaco Bertrand Delanoe.