Terapia impegnativa ma farmaco sicuro

Chiara Pavan

RU486«La terapia a base di Ru486 è molto impegnativa, sia per il personale medico e paramedico che per la paziente». Cosimo Facchini, ginecologo all`ospedale Le Scotte di Siena, è preciso: «Come tutti i farmaci, anche la pillola non ha effetti univoci: in alcuni casi funziona, in altri no.

Un po` come l’aspirina, a qualcuno fa passare subito il mal di testa, a qualcun altro non fa nulla, ad altri dà una reazione allergica». Il protocollo dalla Regione Toscana, nel caso di aborto farmacologico, prevede una serie di procedure: analisi prima, durante e dopo il ricovero, supporto di uno psicologo o di un assistente sociale, stanza singola per il rispetto della privacy.
Quindi?
«Questo è un farmaco particolarissimo, antiormone, che ha diversi effetti, anche benefici (antitumorali). È chiaro che si seguono determinate procedure, e la paziente viene tenuta sotto controllo in ambiente ospedaliero, assistita da uno psicologo, se le si dà il massimo della privacy, non ci sono assolutamente rischi».
Per Vittoria Franco, responsabile Pari Opportunità del Pd, questa «indagine» suona inopportuna: il metodo è stato autorizzato a fine luglio, negli ospedali l’utilizzo è appena cominciato.
«Questo farmaco non viene usato da due o tre mesi, ma da due o tre decenni in tutto il mondo. Quindi non si deve sperimentare nulla. Il farmaco può essere usato tranquillamente. E lo ribadisco da tecnico del settore, da cattolico e da uomo di destra».
Perché allora si deve effettuare un’indagine conoscitiva sugli effetti della Ru486?
«Mah, quando c’è la chiesa che spinge e fa la voce grossa, allora c’è bisogno di indagini conoscitive. Ma obiettivamente, il farmaco, quando funziona, funziona bene: ho avuto di casi di pazienti che non hanno sofferto per nulla, altre che invece hanno vissuto ore di travaglio, e alla fine siamo finiti in sala operatoria perché non ce la facevano più a sopportare il dolore. In alcuni casi, infine, non ha funzionato. Insomma, non si parla di pillola miracolosa o non miracolosa, ma semplicemente di un farmaco che, come tutti i farmaci, va tenuto sotto controllo. Se si seguono determinate prassi, non si rischia».