Settimana dei diritti, apre Beppino Englaro

Nadia Campini

sindaco genovaSeconda edizione nel segno della bioetica. La Vincenzi lancia il registro genovese. Il sindaco "Vogliamo essere progetto pilota per tutto il Paese"
Entro un anno i genovesi potranno depositare in Comune, presso un apposito ufficio dell´anagrafe, il loro testamento biologico, un documento ufficiale che stabilisca le loro volontà per il «fine vita» e soprattutto a chi affidano il compito di essere interprete delle loro disposizioni, quando non saranno più in grado di manifestarle.

Lo promette il sindaco Marta Vincenzi, che assieme a Nando Dalla Chiesa lancia con questo annuncio la seconda settimana dei diritti, si aprirà a Genova giovedì 16 luglio proprio con un incontro con Beppino Englaro, il papà di Eluana, la giovane donna morta dopo un calvario di 17 anni trascorsi in stato vegetativo.
«Il nostro obiettivo è fornire un servizio gratuito – spiega la Vincenzi – a tutti i cittadini, che abbiano così la possibilità di esprimere le loro volontà in modo ufficiale. Sappiamo che questo per il momento non è un diritto esigibile, perché manca una legge in merito, ma la nostra idea è di anticipare i tempi, auspicando che una legge si faccia davvero». I riferimenti giuridici sono la Costituzione e l´articolo 3 dello statuto del Comune, che promuove «la tutela della vita, la sua qualità e la salute». Il documento che verrà preso come base è quello elaborato dalla Fondazione Veronesi oltre alla delibera relativa dell´ordine dei notai; a partire dalle prossime settimane partirà il lavoro per individuare un apposito ufficio, con relativo personale e per definire tutti i dettagli, ma il lancio ufficiale dell´iniziativa avverrà lunedì, in occasione dell´apertura della settimana dei diritti. «Siamo partiti l´anno scorso a ridosso dei giorni del G8 – spiega Nando dalla Chiesa – l´idea è di convertire una ferita memorabile in un´occasione per trasformare Genova nella città che sa parlare di diritti, fare tesoro della storia invece di rimuoverla.

L´anno scorso ci siamo concentrati sui diritti umani, quest´anno abbiamo scelto di ampliare notevolmente il raggio di azione e dedicare ogni giorno ad un tema diverso». Si partirà così giovedì 16 luglio con "Bioetica e diritti" e l´incontro con Beppino Englaro, per passare ai diritti delle vittime, i diritti umano e internazionale, il diritto di informare, al tema dei diritti in rapporto alla disabilità, allo stato di diritti e infine a diritti e immigrazione. «Il tema è partito un po´ in sordina – spiega il sindaco – ma piano piano sta diventando quello che era nelle nostre intenzioni iniziali, vale a dire la cifra di una città che proprio perché ha ospitato il G8 è in grado di sviluppare una capacità di riflessione collettiva sui diritti, che si concretizza poi in un´azione amministrativa concreta. Questa riflessione l´anno scorso ha prodotto l´accordo con la comunità islamica, quest´anno invece lanciamo l´idea del testamento biologico, che sarà dibattuto nel corso di quella giornata, ma si tradurrà poi in un atto concreto nel corso dell´anno».
La proposta richiederà innanzi tutto un confronto con i medici e con i notai, protagonisti essenziali per stabilire i requisiti dei moduli da predisporre per i testamenti biologici, moduli che saranno redatti sulla falsariga di quello predisposto dalla Fondazione Veronesi. Non sarà invece necessario secondo il sindaco un passaggio in consiglio comunale, perché «si tratta semplicemente di un servizio che vogliamo offrire ai cittadini, che già ora possono farlo andando da un notaio, ma non tutti hanno le possibilità di informazione o economiche per farlo. E per quel che mi risulta siamo la prima città metropolitana in Italia a pensarci, lo hanno già fatto due municipi del comune di Roma, ci sta pensando qualche comune minore, ma tra i grandi non l‘ha fatto ancora nessuno».