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F. T.

ass«Una sottoscrizione per sostenere un’azione il cui significato morale e civile riguarda l’intera comunità scientifica italiana». È stata lanciata da Gilberto Corbellini e Marco Cappato, rispettivamente copresidente e segretario dall’associazione Luca Coscioni, con l’obiettivo di costituire un fondo da destinare alla copertura delle spese legali del ricorso al Tar del Lazio che tre ricercatrici italiane hanno presentato a fine giugno contro il bando del ministero della Salute che stanzia 8 milioni di euro per studiare la biologia delle cellule staminali, «con l’esclusione arbitraria di progetti che utilizzino staminali embrionali umane».

Con questa iniziativa spiegano Corbellini e Cappato, l’associazione Coscioni, che ha subito denunciato la natura illegale della clausola inserita nel bando contro cui è stato presentato ricorso, «intende sostenere concretamente l’azione intrapresa da Elena Cattaneo, direttrice del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell’università Statale di Milano, Elisabetta Cerbai, farmacologa dell’università di Firenze, e Silvia Garagna, biologa all’università di Pavia, anche alla luce degli accenti intimidatori contenuti nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 6 luglio dal vice ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, Ferruccio Fazio». Nel caso in cui la somma raccolta superasse quella necessaria alla copertura delle spese legali, l’Associazione si impegna «a investire la somma rimanente per acquistare spazi di pubblicità sui mezzi di informazione, coinvolgendo alcuni scienziati italiani che si sono già detti disponibili a informare i cittadini sulle ragioni per cui la clausola inserita nel bando non è applicabile e offende la legalità costituzionale». Per aderire alla sottoscrizione basta digitare sul link old.associazionelucacoscioni.it/ contributo.