Testamento biologico, trovato un accordo al Senato

Domenico Bruni

Ha ottenuto il via libera della commissione Sanità del Senato la riformulazione del punto sul consenso informato del ddl Calabrò, passaggio ritenuto irrinunciabile dal Pd. Al momento sembra tuttavia accantonata l’ipotesi di una riformulazione dell’intero articolo i del provvedimento, a cui stavano lavorando prima i capigruppo della Commissione.

La riformulazione bipartisan che ha ottenuto l’ok della commissione, «garantisce che gli atti medici non possono prescindere dall’espressione del consenso informato», «fermo il principio per cui la salute deve essere tutelata come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge, e con i limiti imposti dal rispetto della persona umana». La riformulazione che subordina gli atti medici al consenso informato è firmata da senatori della maggioranza e dell’opposizione. Tra questi anche il presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro, e il presidente della commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini (Pdl).

Ma i radicali promettono battaglia dura contro il ddl, raccogliendo sul sito web dell’associazione Luca Coscioni tutti gli emendamenti al testo Calabrò proposti dai cittadini. Finora sono state già depositate circa 400 proposte di modifica da cittadini che tentano di correggere «un testo scritto male e mal fatto», tuonano i senatori Marco Perduca e Donatella Poretti.