Salvatore Crisafulli, l’anti Welby: “Voglio morire” ma Berlusconi gli fa cambiare idea

di Michele Bocci

Salvatore CrisafulliSalvatore CrisafulliROMA – Salvatore Crisafulli, il 43enne siciliano paralizzato che aveva annunciato di volersi lasciare morire, ha deciso di vivere. E’ stata una lettera del premier Silvio Berlusconi a convincerlo. L’uomo era partito con alcuni familiari mercoledì sera dalla Sicilia verso l’Abetone (Pistoia) dove aveva vissuto in passato e dove ha affittato una casa per due settimane. Voleva interrompere

 l’alimentazione artificiale sotto l’occhio di una telecamera e trasmettere le immagini sul suo sito internet. Ieri il camper dei Crisafulli si è fermato a Roma dove i fratelli dell’uomo hanno incontrato il sottosegretario Eugenia Roccella, che ha consegnato la lettera di Berlusconi.

«Non ceda alla disperazione – scrive il premier – non perda le sue speranze. Ci impegneremo a non lasciare da solo lei, i suoi familiari e le persone come lei». La Regione Sicilia ha assicurato che pagherà le cure domiciliari. «Abbiamo chiesto a lungo un aiuto alla Regione ma non avevano mai risposto – spiega Pietro Crisafulli- Adesso finalmente hanno deciso di aiutarci».