Cicchitto: Legge condivisa sul testamento biologico

Un disegno di legge sul testamento biologico, condiviso da maggioranza e opposizione, è possibile. Ne è convinto il capogruppo dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchetto, che fa appello ai «settori dell’opposizione aperti al dialogo». Mentre eventuali iniziative «di gruppi ristretti», al contrario, «difficilmente otterranno risultati positivi». Il riferimento è alle iniziative assunte dal collega e vicepresidente del gruppo, Maurizio Lupi, che nei giorni scorsi è tornato sulla sentenza che in giugno ha aperto la possibilità al padre di Eluana Englaro, in coma da i6 anni, di sospendere l’alimentazione artificiale. Sul pronunciamento dei giudici la Camera, come noto, ha sollevato il conflitto di attribuzioni tra Parlamento e Corte di Cassazione. Un`occasione, secondo Lupi, per cercare una linea comune sui temi etici e la dignità della vita nella sua fase terminale con esponenti di diversi schieramenti, «da Quagliariello a Binetti, da Lusetti a Volontè», tutti iscritti dell’intergruppo perla sussidiarietà. Scettico sulla possibilità di giungere a una legislazione condivisa in materia di eutanasia è anche il ministro per il Federalismo, Umberto Bossi, che è tornato a ricordare le fasi più delicate della sua lunga malattia. Un invito al dibattito è venuto invece dall’Associazione medici cattolici italiani di Milano: «Condividiamo l’obbligo dì non considerare l’alimentazione e l’idratazione una terapia. Alcuni casi – proseguono – si possono però configurare accanimento terapeutico».