I malati di Sla:”Bene l’assegno alle famiglie ma ora sostegno alla ricerca”

pirellone(Immagine fornita da Flickr)

V.Federico commenta il provvedimento della Regione Lombardia sul quotidiano La Prealpina

Riconoscono che è un sostegno importante per le famiglie lombarde, ma chiedono che si faccia comunque di più per garantire un’assistenza costante nel tempo e per promuovere un sistema che punti sulla ricerca scientifica.
Il giorno dopo l’approvazione (avvenuta mercoledì) della delibera che vedrà la Regione Lombardia erogare un assegno mensile di 500 euro ai malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), la patologia degenerativa di cui erano affetti Piergiorgio Welby e Luca Coscioni, le reazioni partono da una base positiva. Anche se la richiesta è quella di inserire il provvedimento in un contesto più ampio di intervento nel settore dell’assistenza e della ricerca.
A dirsi soddisfatto del contributo alle famiglie che assistono malati di Sla è il gruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia, che però non manca di sottolineare come si tratti comunque di "una goccia nel mare".
"Ci fa piacere – ha detto il consigliere Maria Grazia Fabrizio – che la regione abbia finalmente deciso di aiutare coloro che si trovano a vivere un problema così grande come quello dell’assistenza di un familiare affetto da Sla". Un provvedimento quello approvato dalla Giunta di Roberto Formigoni, che il PD in parte rivendica: "Ci eravamo fatti carico di questa richiesta in diverse occasioni, dato che questa sindrome – ha aggiunto Fabrizio – colpisce diversi cittadini lombardi che non possono essere abbandonati alla solitudine della loro malattia. Speriamo che si possa fare di più e che nei prossimi mesi vengano stabilite misure più consistenti di aiuto alle famiglie".
Se l’esponente del PD chiede più risorse economiche, il consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, Valerio Federico, invoca una maggiore attenzione al tema della ricerca.
"Accogliamo con favore – ha detto Federico – qualunque intervento della politica che si propone di dare sollievo e supporto sia ai malati affetti da sclerosi laterale amiotrofica sia alle altre categorie di pazienti di cui si parla nel documento approvato in Giunta", che stanzia 12 milioni di euro per i malati di Sla, ma anche per i malati terminali, in particolare alle cure palliative e alla terapia del dolore per i pazienti oncologici. Ma per il consigliere dell’Associazione Coscioni, la direzione da intraprendere è un’altra:" La direzione che la Regione Lombardia deve seguire è lasciare aperti tutti i filoni di ricerca – ha detto Federico – in modo che questi portino un giorno a curare i malati, anziché limitarsi ad assisterli. Per questo è necessario che anche a Milano, come già avviene nei principali poli di ricerca mondiali, si dia seguito allo studio sulle cellule staminali embrionali, senza anteporre alcuna barriera ideologica".
Ma la richiesta è anche un’altra:"anche qui non si tralasci di applicare, nell’ambito della terapia del dolore – ha concluso – l’utilizzo di sostanze derivate da cannabis che hanno già dimostrato la loro efficacia".