Eluana, si del Senato tra le polemiche per il ricorso alla Corte

di Maria Antonietta Calabrò
SenatoSenatoROMA – Anche Palazzo Madama ha dato il via libera al ricorso alla Corte costituzionale contro la decisione dei giudici di autorizzare la sospensione dell’alimentazione artificiale ad Eluana Englaro. Ma se l’esito della votazione, avvenuta per alzata di mano, era scontato, non lo era affatto l’intesa bipartisan raggiunta in un aula strapiena (presenti i ministri Sacconi e Bondi e i sottosegretari Roccella e Giovanardi) sulla necessità di legiferare sul testamento biologico entro la fine del 2008. E stata approvata, infatti, grazie all’astensione del Pdl, regista il vicecapogruppo Gaetano Quagliariello, una parte di un ordine del giorno, presentato dall’omologo democratico Luigi Zanda, che invita a fare subito una legge sul delicato tema delle scelte di fine vita.
L’accordo tra maggioranza e opposizione, peraltro, è stato sollecitato dallo stesso presidente del Senato, Renato Schifani. «Mi auguro che il Parlamento possa legiferare sul testamento biologico», ha detto, auspicando che «alla ripresa dei lavori possa essere assunta un’iniziativa parlamentare perché l’argomento di cui ci stiamo occupando mostra come sia giunto il momento che il legislatore faccia la sua parte». Soddisfatta per l’impegno assunto, Anna Finocchiaro, capogruppo Pd. La nuova legge come ha detto il vicepresidente del Senato Vannino Chiti (Pd) conterrà due principi guida: «Il divieto di praticare ogni forma di eutanasia e di accanimento terapeutico». E il senatore del Pd Ignazio Marino, come in una specie di testamento biologico, dichiara di voler rifiutare le terapie se si dovesse trovare in stato vegetativo permanente.
Tutto secondo copione negli schieramenti sul ricorso alla Corte. Con Pdl, Lega e Mpa a favore (in dissenso solo Saro e Paravia). Anche a Palazzo Madama, come a Montecitorio l’opposizione si è divisa: il Pd non ha partecipato al voto (esclusi i radicali Perduca e Porretti che hanno votato contro, mentre la Bonino era in infermeria dopo un lieve malore), l’Idv ha votato «no» e l’Udc ha votato «sì». Veltroni ha detto che il Pd «è stato coerente, mentre il Pdl strumentale». Cossiga ha mosso un duro attacco ai magistrati che andrebbero frenati nella loro «sempre maggiore arroganza e intraprendenza». Ma come ha sostenuto il relatore Vizzini, chiedere il giudizio della Consulta «non vuol dire affatto andare contro i giudici».
Il ricorso del Pg di Milano che ha impugnato la decisione di autorizzare la sospensione dell’alimentazione, è stato valutato positivamente dal vescovo Rino Fisichella, a capo del Pontificio Consiglio per la vita. Mentre Montera, procuratore generale di Milano facente funzione, ha reso noto il suo dissenso (e il malumore di alcuni sostituti) per l’iniziativa presa dalla collega Pezza in accordo con il procuratore generale, Mario Blandini. Montera ha anche citato un «libricino» del teologo Hans Kiing: «Ci si rende conto che non è scontato che una posizione cattolica porti alla sacralizzazione della vita a tutti i costi, perché la posizione cattolica è anche per là morte responsabile. Conosco tanti cattolici che la pensano così». I legali di Beppino Englaro, il padre di Eluana, hanno annunciato che «resisteranno» all’impugnazione.