Caso Eluana. La posizione del Pd

Lettera del Senatore Roberto Di Giaovan Paolo al quotidiano "La Stampa".

Ho letto l’articolo di sabato di Fabio Fazio sulla Stampa in merito all’atteggiamento del Pd sul caso Eluana. Fazio ci accusa di non avere un’identità, ma evidentemente ha scritto quell’intervento prima del voto del Senato che è arrivato in serata. A un attento osservatore non dovrebbe infatti sfuggire che l’aula di Palazzo Madama ha approvato un ordine del giorno, presentato dal Pd, che impegna le forze politiche a varare una legge sul testamento biologico entro fine anno. Considerato che la maggioranza non l’abbiamo noi non è un risultato da poco. Un provvedimento quindi che escluda l’accanimento terapeutico e l’eutanasia, che dia impulso alle cure palliative realizzando al contempo un’alleanza tra medico e paziente.
Questo vuol dire non avere un’identità? È la mozione Cossiga a guardare al passato, noi guardiamo al futuro. A Fazio dico che i cattolici democratici del Pd in questi giorni hanno svolto un intenso lavoro per far coincidere le istanze di credenti e laici. Ne discende che noi del Pd una posizione sul testamento biologico ce l’abbiamo. Non ho ancora capito quale sia quella del Pdl.