Rassegna stampa – “Il mio testamento biologico in video”

Oggi alla casa di riposo di Monastier la troupe di Radio Radicale.Il 47enne, da 3 anni immobile a letto, rigiuta l’accanimento terapeutico.

"Il mio testamento biologico in video"

Paolo Ravasin, malato di SLA; legge le sue volontà davanti alle telecamere.

MONASTIER. Lo scorso marzo aveva firmato il proprio testamento biologico dal letto su cui è costretto da 3 anni. Oggi Paolo Ravasin, malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica, leggerà davanti alle telecamere di Radio RAdicale le sue volontà per dire "no" all’accanimento terapeutico.

Da tempo Paolo Ravasin meditava di lasciare traccia delle proprie volontà non solo su carta, ma anche con un video. Il suo desiderio diventa realtà oggi alle 16.00, quando alla casa di riposo "Villa delle Magnolie" arriveranno le telecamere di Radio Radicale. Sarà lo stesso Ravasin a leggere il proprio testamento biologico, lo stesso sottoscritto a marzo alla presenza degli avvocati Bruno Martellone e Raffaele Ferraro e dei parenti più stretti. Dal letto della clinica dirà che è pronto a rifiutare l’accanimento terapeutico e l’alimentazione artificiale, a costo di morire, ma con dignità, senza che le sofferenze si prolunghino troppo. "Quello di Paolo vuol essere un segnale forte per tutti coloro che desiderano esprimere le proprie volontà sui trattamenti sanitari a cui accedere o rinunciare" spiega Sara Visentin, referente della "Cellula Coscioni" che si sta battendo per una legislazione che riconosca il testamento biologico.

Paolo Ravasin, 47 anni, originario di Ponte di Piave, è diventato il "Welby trevigiano". La terribile diagnosi risale al 1998. Fino ad allora aveva vissuto una vita normale. Faceva l’operaio, era sposato, aveva un figlio oggi diciottenne e stava per nascere la seconda bambina, che oggi ha 9 anni. Il primo segnale della malattia è stato un mal di schiena continuo e insopportabile. L’analisi del midollo osseo non ha lasciato speranze. Ravasin era stato colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia progressiva e degenerativa del sistema nervoso che impedisce progressivamente i movimenti, anche quelli legati al respiro e alla deglutizione. "Qualora non fossi in grado di nutrirmi con la mia bocca, rifiuto ogni forma di alimentazione e idratazione artificiali sostitutive alla modalità naturale – si legge nel testamento biologico di Ravasin -. Rifiuto inoltre qualsiasi terapia medica destinata a trattare la malattia. Accetto solo farmaci destinati ad alleviare il dolore e respingerò il ricovero in strutture ospedaliere".

La questione del testamento biologico continua a dividere l’opinione pubblica, in un dibattito strettamente etico. Il Vaticano si è scagliato contro il testamento biologico e l’interruzione volontaria delle terapie. nonostante questo, Ravasin si professa cattolico. "Il primo compito della Chiesa- aveva dichiarato in un’intervista- è stare vicina alle persone deboli":