Nel comitato di bioetica nomine trasparenti

di Pierluigi Fornari

Si avvia oggi il lavoro per gruppi del Comitato nazionale per la Bioetica (Cnb) in vista della plenaria di domani. L`augurio diffuso è che si continui a lavorare al di là delle polemiche delle ultime settimane, che come ha osservato la componente del Cnb Assuntina Morresi «sono state troppo spesso sopra le righe». È evidente che «certi attacchi mirano a delegittimare il Comitato, o almeno la sua presidenza». Ieri rispondendo nel question time alla Camera alla radicale Donatella Poretti il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dannino Chiti ha assicurato che la recente sostituzione dei tre vicepresidenti è stata decisa perché «è specifico compito dell`autorità di governo intervenire per assicurare la funzionalità» quando il confronto di idee e di convincimenti  «determini una impasse dell`organo», anche se la dialettica interna non può che essere considerata in modo molto positivo. Chiti ha risposto puntualmente alle questioni sollevate dalla Poretti che riprendeva la lettera di critiche al presidente Francesco Paolo Casavola di tre membri (Carlo Flamigni, Demetrio Neri e Gilberto Corbellini) divulgata da alcune agenzie di stampa alla vigilia dell`ultima plenaria.  olla nomina di Bruno Dalla piccola in qualità di esperto nella commissione incaricata di rivedere le linee guida delle legge 40, ha aggiunto che «la scelta fu ritenuta dalla presidenza e vicepresidenza come tecnicamente la più idonea, considerato che dalla piccola è tra i più illustri ordinari di genetica nel nostro Paese». Per quanto riguarda inoltre la partecipazioni, la partecipazione di Bompiani, Dallapiccola e Marini nell`organismo congiunto Cnb-Commissione biosicurezza, si è proceduto alla nomina «senza alcuna opposizione» da parte dei firmatari della lettera. Inoltre «dal verbale della seduta non risul- ta che la professoressa Toraldo di Francia abbia dato la sua disponibilità che, in tal caso, la presidenza e la vicepresidenza avrebbero preso in prevalente considerazione, anche e proprio in nome di quel pluralismo di idee e di posizioni culturali che è non solo presente, ma necessario al Comitato». Infine la nomina dell`ex vicepresidente Luca Marini come delegato italiano al forum dei Comitati etici dei Paesi Ue «non può che ritenersi temporanea».