Staminali: Siena scommette sulla ricerca

di Riccardo Pagliantini
Ottenere cellule staminali da individui adulti è uno dei filoni di ricerca su cui l’attenzione di molti scienziati si sta indirizzando in modo da usufruire degli enormi vantaggi medici che si possono trarre dall’utilizzo di queste cellule.

E questo, senza incorrere nei problemi etici sollevati dalla ricerca svolta su embrioni umani. Progetti per isolare ed espandere cellule staminali da tessuti adulti saranno realizzati dal nuovo Centro di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Siena inaugurato nella mattina di ieri al centro didattico del policlinico delle Scotte.

Alla cerimonia, oltre al coordinatore del centro, Vincenzo Sorrentino, ordinario di Istologia e direttore del centro di medicina molecolare dell’Università di Siena, erano presenti il rettore dell’Ateneo Piero Tosi, il preside della facoltà di Medicina Alberto Auteri, il direttore dell’Azienda ospedaliera universitaria senese Brunero Baldacchini e Giorgio Almansi, della Direzione generale del Diritto alla salute della Regione Toscana.

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Sorrentino ha messo in evidenza come la ricerca sulle cellule staminali su individui adulti possieda delle grosse potenzialità di sviluppo, soprattutto in vista di terapie cellulari, da attuare nei casi di logoramento dei tessuti dovuto a malattie degenerative a al naturale invecchiamento dell’individuo.

I ricercatori hanno già iniziato a mettere a punto metodologia per trarre cellule staminali dal sangue, dal tessuto adiposo, dal tessuto cardiaco, dal pancreas e dal tessuto muscolare scheletrico, per creare in seguito terapie rigenerative che serviranno a curare molteplici malattie: un passo indispensabile se si vuole utilizzare queste cellule per aiutare l’organismo a riparare i danni delle diverse patologie.