Le donne non sono galline in batteria

di Luca Volontè
La California ha investito milioni di dollari per dimostrare che le cellule staminali embrionali sono utili per la soluzione delle malattie. Risultati zero, l’ex capo della FDA riferisce: “c’è ancora molto da fare per dimostrare la fattibilità delle applicazioni mediche delle cellule embrionali”.

Intanto, come accade da tempo in Inghilterra, anche negli Usa si dà la caccia alle uova fresche delle donne americane, già ovuli donati alla ricerca per consentire ai vari ‘stranamore’ di sperimentare le loro folli idee. Nessuna femminista all’orizzonte che manifesti, nessuno che canti canzoni contro lo strapotere verso la donna, sottoposta alle stimolazioni chimiche pur di ‘covare’. Questo considerare le donne come ‘galline da batteria’ ; potrebbe accadere anche da noi se al prossimo Consiglio Europeo l’Italia non si opponesse al finanziamento della ricerca sulle embrionali.

Embrionali significa sperimentare sulla vita dei bambini che perdono la propria vita a favore di un bel niente, al più di un qualche articolo falso sulle riviste specializzate. Invece le applicazioni attraverso le cellule staminali embrionali vengono usate per la soluzione di 65 malattie, dal tumore al cervello alla Leucemia, dal Parkinson alla osteoporosi, in queste sperimentazioni e cure l’Italia è al primo posto al mondo. Sulle staminali che risolvono le malattie siamo i primi, quindi il nostro Premier, se non vuol mettere di mezzo l’etica, usi il buon senso della difesa e della sviluppo delle eccellenze nazionali.

Nei giorni scorsi si è aperto il primo centro specializzato in Italia, coordinato dal Prof Vescovi, altra ragione per opporsi alla decisione di altri paesi europei di spalmare i fondi per la ricerca. Ma se non bastassero nemmeno le ragioni dell’etica, né quelle della competitività del Paese, allora si devono considerare quelle derivanti dalla legge italiana, la legge 40. In funzione di essa i rappresentati italiani sono tenuti a conformarsi anche nelle sedi europee, la legge è stata confermata dal referendum dello scorso anno dal 75% dei cittadini.

Altro buon motivo affinché l’appello rivolto a Prodi dai parlamentari dell’Intergruppo Persona e Bene Comune, venga raccolto. Domani ci sarà un dibattito al Senato sul tema, la maggioranza dei senatori voterà un dispositivo vincolante sulla materia che obbligherà Prodi ad assumere una posizione coerente alla legge 40 in sede europea. Sì alle ricerche sulle staminali adulte, no alle ricerche embrionali. A noi interessa la testa degli embrioni, non quella di Mussi, sempre che Prodi si accorga di non essere in California…