Sintesi della Conferenza-Convegno su proposte modifica legge 40

[inline:1]DOCUMENTI: – IL VIDEO DELLA CONFERENZA – IL MANIFESTO APPELLOLA PROPOSTA DI LEGGE PER LA FECONDAZIONE MEDICALMENTE ASSISTA E LA RICERCA CORRELATAL’INTERVENTO DI LUCA COSCIONIL’INTERVENTO DI MARCO CAPPATO Oggi l’Associazione Luca Coscioni e i parlamentari della Rosa nel Pugno hanno presentato una proposta di legge sulla procreazione assistita e un manifesto-appello, già firmato da oltre 140 tra parlamentari, accademici e scienziati, per la libertà di ricerca scientifica, per l’accesso alla fecondazione assistita, per la libertà terapeutica e per l’autonomia e responsabilità individuale nelle scelte relative alla fine della vita. L’appello è indirizzato ai «responsabili politici e istituzionali di ogni partito e schieramento e, in particolare, a coloro che in occasione delle imminenti elezioni politiche 2006 si candideranno a governare il nostro Paese». Tra i primi firmatari Carlo Flamigni, Piergiorgio Strata e Antonino Forabosco. «La libertà di ricerca scientifica – si legge – è obiettivo irrinunciabile di uno stato di diritto democratico e laico. In Italia, purtroppo, tale libertà viene costantemente violata e condizionata attraverso leggi e scelte politiche ispirate da pregiudizi ideologici e dogmi religiosi». I firmatari chiedono ai responsabili di «impegnarsi da subito davanti agli elettori italiani». Questo manifesto-appello è rivolto ai responsabili politici, ha detto Luca Coscioni, «dinanzi a questo antiscientismo diffuso, ad una opposizione pregiudiziale della razionalità e della ragionevolezza, dinanzi ad una collocazione dei successori della Dc nei due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, in concorrenza per il consenso e fra pochissimo per i voti delle gerarchie vaticane». E ha concluso che «ogni limitazione della conoscenza, della ricerca scientifica in nome di pregiudizi ideologici è un contributo al perpetuarsi di dolore e sofferenze».

L’obiettivo della legge presentata è di abrogare quella in vigore, la legge 40. Sì all’eterologa, alla diagnosi pre-impianto, alla donazione di gameti e alla maternità surrogata come «atto di generosità e di solidarietà intrafamiliare». La proposta di legge disciplina anche il trattamento e la cessione degli embrioni per la ricerca scientifica, autorizzando la ricerca su di essi fino al 14/mo giorno. La ricerca sulle cellule staminali embrionali rappresenta infatti, «insieme alla ricerca sulle staminali adulte, una delle speranze per la cura di malattie che colpiscono milioni di cittadini».

La proposta di legge «garantisce l’uguaglianza all’accesso delle tecniche per tutti i cittadini, che siano malati o sterili. Una grande battaglia di libertà, di laicità e responsabilità individuale», l’ha definita Emma Bonino. Oggi «lo spirito laico è in grande sofferenza sia a destra sia in alcune parti della sinistra, ma non nel Paese». Nel programma dell’Unione «non c’è niente riguardo questi temi». Può dispiacere, ma dall’altra parte è «anche una dichiarazione chiara che tutte le posizioni sono legittime». E ha poi aggiunto: «Viviamo in un clima completamente irrazionale e di epidemia contagiosa antiscientifica, con una classe politica che si improvvisa tutore della morale. Ma il tema della laicità non è legato solo a tali questioni specifiche, essendo una concezione diversa di governare il Paese».

(a cura di Federico Punzi per RadioRadicale.it)

 

strong>TUTTI I LANCI DI AGENZIA SULLA CONFERENZA-CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTE DI LEGGE SU FECONDAZIONE E RICERCA. SANITA’/ ROSA NEL PUGNO: NUOVA PDL PER FECONDAZIONE ASSISTITA Autorizzare ricerca scientifica su cellule staminali e embrionali Roma, 25 gen. (Apcom) – Tutela dell’embrione, fecondazione eterologa e donazione dei gameti. Sono questi alcuni dei punti principali della proposta di legge avanzata dalla Rosa nel pugno e dall’associazione Luca Coscioni, presentata questo pomeriggio a Roma. “Nel merito di questa proposta di legge – spiegano i promotori – ci proponiamo di abrogare le norme proibizioniste ed ideologiche contenute nella legge 40 del 19 febbraio 2004. L’obiettivo di quella legge non fu quello di assicurare l’aiuto della scienza per coloro che sono affetti da una malattia, la sterilità, bensì quello di fissare una serie di ostacoli e divieti, corredati da severe punizioni, rivelando un generale disfavore verso la fecondazione assistita e la libertà e responsabilità delle scelte individuali”. “La proposta di legge qui formulata – continuano i promotori – mira ad estendere le possibilità di ricordo alla fecondazione assistita e ad autorizzare la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali”. PROCREAZIONE: ROSA NEL PUGNO, IN PDL SI’ AD ETEROLOGA PROCREAZIONE: ROSA NEL PUGNO, IN PDL SI’ AD ETEROLOGA PRESENTATA PROPOSTA PER ABROGARE LEGGE 40 (ANSA) – ROMA, 25 gen – Si’ alle tecniche di fecondazione assistita di tipo eterologo, alla donazione di gameti e alla maternita’ surrogata come ”atto di generosita’ e di solidarieta’ intrafamiliare”. Sono alcuni dei principali punti previsti dalla proposta di legge in materia di fecondazione assistita e ricerca presentata oggi dalla Rosa nel pugno e dall’ associazione Luca Coscioni. La proposta di legge, presentata nel corso di una conferenza stampa alla Camera, e’ composta da 18 articoli e definisce l’embrione come ”prodotto della fecondazione”. L’articolo 8 della proposta prevede anche la diagnosi pre-impianto e regola una tecnica oggi proibita ”esigendo le massime garanzie per la sua efficacia e valorizzando la professionalita’ degli operatori”. L’obiettivo, hanno spiegato gli estensori della pdl, e’ di abrogare ”le norme proibizioniste e ideologiche contenute nella legge 40 del 19 febbraio 2004”. PROCREAZIONE: ROSA NEL PUGNO, IN PDL SI’ AD ETEROLOGA (2) (ANSA) – ROMA, 25 gen – La proposta di legge della Rosa nel pugno disciplina anche il trattamento e la cessione degli embrioni per la ricerca scientifica, autorizzando la ricerca sugli embrioni fino al 14/mo giorno. La ricerca sulle cellule staminali embrionali rappresenta infatti, si sottolinea nella pdl ”insieme alla ricerca sulle staminali adulte, una delle speranze per la cura di malattie che colpiscono milioni di cittadini”. L’obiettivo, ribadisce la Rosa nel pugno, e’ dunque quello di abrogare la legge 40: il fine di quella legge, secondo gli estensori della proposta, ”non fu quello di assicurare l’aiuto della scienza per coloro che sono affetti da una malattia, ovvero la sterilita’, bensi’ quello di fissare una serie di ostacoli e divieti, corredati da severe punizioni, rivelando un generale disfavore verso la fecondazione assistita e la liberta’ e responsabilita’ delle scelte individuali”. Da qui la nuova proposta, che mira ad ”estendere le possibilita’ di ricorso alla fecondazione assistita e ad autorizzare la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali”. ”Questa proposta – ha affermato Marco Cappato dell’ associazione Luca Coscioni – sara’ sottoposta ai parlamentari affinche’ tale nodo politico venga affrontato. Nel programma dell’Unione non c’e’ nulla riguardo a questi temi e per questo, con tale provvedimento, vogliamo rilanciare un fronte trasversale e nella stessa Unione a favore della liberta’ di ricerca”. Come Rosa nel pugno, ha proseguito Cappato, ”faremo questa battaglia nel prossimo Parlamento. Sarebbe controproducente se l’Unione – ha concluso – non prendesse posizione su questo tema e rispetto alla proposta di Francesco Rutelli, che e’ minoritaria e che porta indietro i confini della ricerca”. FECONDAZIONE: ROSA NEL PUGNO PRESENTA PDL CON SI’ A ETEROLOGA (AGI) – Roma, 25 gen. – La Rosa nel Pugno e l’Associazione Luca Coscioni hanno presentato una proposta di legge che prevede il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita di tipo eterologa, alla donazione di gameti e alla maternita’ surrogata. La Pdl, presentata questo pomeriggio a Palazzo Marini a Roma, e’ composta da 18 articoli (l’articolo 3 definisce l’embrione “prodotto della fecondazione”), e propone di “abrogare le norme proibizioniste ed ideologiche contenute nella legge 40 del 19 febbraio 2004. L’obiettivo di quella legge – e’ scritto nella relazione introduttiva – non fu quello di assicurare l’aiuto della scienza per coloro che sono affetti da una malattia, la sterilita’, bensi’ quello di fissare una serie di ostacoli e divieti, corredati da severe punizioni, rivelando un generale disfavore verso la fecondazione assistita e la liberta’ e responsabilita’ delle scelte individuali. La legge 40/2004 avrebbe potuto intitolarsi: ‘Norme per ostacolare l’accesso alla procreazione medicalmente assistita’”. “La proposta di legge qui formulata mira ad estendere le possibilita’ di ricordo alla fecondazione assistita e ad autorizzare la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali”. RICERCA: BONINO, VIRUS ANTISCIENTISMO ORMAI BIPARTISAN (AGI) – Roma, 25 gen. – “L’avversione pregiudiziale e ottusa nei confronti di qualsiasi forma di liberalizzazione della ricerca scientifica e all’idea che i cittadini possano decidere in modo autonomo sull’uso delle tecnologie mediche, continua a propagarsi nella classe politica italiana come un’epidemia cui pochi sembrano immuni. L’unico antidoto e’ un’iniezione di razionalita’ e di responsabilita’” ha detto oggi Emma Bonino durante la presentazione della proposta di legge promossa dall’Associazione Luca Coscioni e dalla Rosa nel Pugno in materia di ricerca sulle cellule staminali embrionali e di fecondazione assistita. “La bioetica utilizzata in chiave politica e religiosa ha prodotto la legge 40/2004, che dovrebbe intitolarsi ‘Norme per ostacolare l’accesso alla procreazione medicalmente assistita’ visto come penalizza la medicina della riproduzione, nega i principi della buona pratica clinica e taglia fuori l’Italia dalla possibilita’ di competere sul piano internazionale allo sviluppo delle conoscenze sulla medicina rigenerativa”, ha aggiunto Emma Bonino. “Con questa proposta di legge miriamo, da una parte, ad eliminare una serie di ostacoli e di divieti contenuti nella legge 40/2004 che violano i principi di uguaglianza e minano il diritto alla salute e, dall’altra, ad estendere le possibilita’ di ricorso alla fecondazione assistita e autorizzare la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali”. PROCREAZIONE: PDL ROSA NEL PUGNO; BONINO, BATTAGLIA LIBERTA’ PROCREAZIONE: PDL ROSA NEL PUGNO; BONINO, BATTAGLIA LIBERTA’ GARANTIRE UGUAGLIANZA ACCESSO A TECNICHE PER TUTTI I CITTADINI (ANSA) – ROMA, 25 gen – Una proposta di legge che ”si ispira al principio di uguaglianza e di liberta’, poiche’ garantisce l’uguaglianza all’accesso delle tecniche per tutti i cittadini, che siano malati o sterili. Una grande battaglia di liberta’, di laicita’ e responsabilita’ individuale”. Cosi’ Emma Bonino, esponente Radicale della Rosa nel Pugno, commenta la proposta di legge in materia di fecondazione assistita e ricerca presentata oggi dalla Rosa nel pugno e dall’Associazione Luca Coscioni. Questa provvedimento, ha affermato Bonino, ”va in direzione di una maggiore liberta’ individuale, anche in relazione alla possibilita’ di accesso alla fecondazione eterologa. Dunque, i principi fondanti sono liberta’ di scelta, liberta’ di accesso alle tecniche e uguaglianza. Diciamo anche si’ all’utero ‘surrogato’ – ha proseguito – ma limitando il ricorso a tale pratica ai gradi di parentela”. Secondo Bonino, il punto e’ che oggi ”lo spirito laico e’ in grande sofferenza sia a destra sia in alcune parti della sinistra, ma non nel Paese”. Quanto al programma dell’Unione, ”non c’e’ niente riguardo questi temi. Ed il fatto che non ci sia niente nel programma – ha sottolineato Bonino, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – mi puo’ dispiacere dal punto di vista politico, ma dall’altra parte e’ anche una dichiarazione chiara che qualunque posizione ha legittimita’ di battaglia politica. Il programma dell’Unione, cioe’ – ha precisato – non sposa la proposta Rutelli e io non chiedo che sposi la mia, quindi tutte le posizioni sono legittime”. Questi temi, ha ancora rilevato Bonino, ”rappresentano una battaglia da portare avanti nel paese e nelle istituzioni a partire dalla campagna elettorale. Oggi viviamo in un clima completamente irrazionale e di epidemia contagiosa antiscientifica, con una classe politica che si improvvisa tutore della morale. Ma il tema della laicita’ – ha concluso l’esponente Radicale – non e’ legato solo a tali questioni specifiche, essendo una concezione diversa di governare il Paese”. SANITA’/ ROSA NEL PUGNO: APPELLO PER RICERCA SCIENTIFICA SANITA’/ ROSA NEL PUGNO: APPELLO PER RICERCA SCIENTIFICA Tra i firmatari molti scienziati italiani Roma, 25 gen. (Apcom) – Un manifesto appello per la ricerca scientifica a firma della Rosa nel Pugno, dell’Associazione Luca Coscioni e di molti scienziati italiani. Con questo manifesto, dicono i firmatari, ci si vuole rivolgere ai responsabili politici di ogni partito e schieramento. Tra gli obiettivi principali quello di consentire la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali finalizzata alla comprensione e cura di tante malattie. “Lanciamo questo appello – spiega Luca Coscioni, presidente Radicali Italiani – a tutti i responsabili politici che, se eletti nella prossima legislatura, porteranno istanze di libertà e di democrazia, istanze di una visione laica del progresso delle conoscenze biologiche e delle pratiche mediche”. Altro obiettivo di questo manifesto quello di consentire l’accesso alla fecondazione assistita e alla diagnosi preimpianto per le coppie affette da malattie genetiche. Inoltre quello di consentire autonomia e responsabilità individuale nelle scelte relative alla fine della vita. “La richiesta di legalizzare la ricerca sulle cellule staminali – dichiara Marco Cappato, segretario dell’Associazione Luca Coscioni – di legalizzare il ricorso alla fecondazione assistita eterologa e all’analisi genetica pre-impianto sono proposte di governo europee, sono le politiche di governo di Tony Blair e di Zapatero”. Tra i firmatari di questo manifesto oltre ad un gruppo di parlamentari come Marco Pannella, Emma Bonino anche alcuni scienziati italiani, tra cui Giulio Cossu, Carlo Flamini, Piergiorgio Strata e Antonino Forabosco, tutti uniti nel contrastare la già depositata proposta di legge di Francesco Rutelli che proibisce qualsiasi ricerca sulle cellule embrionali già esistenti. SANITA’/ BONINO: UNA PDL ISPIRATA AL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SANITA’/ BONINO: UNA PDL ISPIRATA AL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA In Italia spirito laico in sofferenza sia a destra che a sinistra Roma, 25 gen. (Apcom) – “La Pdl sulla fecondazione assistita si ispira prevalentemente al principio di uguaglianza”. E’ il commento dell’europarlamentare Emma Bonino in merito alla proposta di legge presentata questo pomeriggio dalla Rosa nel Pugno e dall’Associazione Luca Coscioni per la fecondazione assistita. “Oltre all’uguaglianza – continua Bonino – questa Pdl si ispira ad una forte libertà di accesso rispetto a tecniche che sono già ampiamente diffuse nel nostro Paese”. Secondo l’europarlamentare “oggi in Italia lo spirito laico è in grande sofferenza sia a dstra che a sinistra, ma non nel Paese. Questa sulla fecondazione assistita, come quella sull’eutanasia, è per noi una grande battaglia di libertà”. RICERCA: ROSA NEL PUGNO;MANIFESTO-APPELLO IN DIFESA LIBERTA’ RICERCA: ROSA NEL PUGNO;MANIFESTO-APPELLO IN DIFESA LIBERTA’ LUCA COSCIONI, LIMITAZIONE RICERCA E’ PERPETUARSI SOFFERENZE (ANSA) – ROMA, 25 gen – Un manifesto-appello per la liberta’ di ricerca scientifica, per l’accesso alla fecondazione assistita, per la liberta’ terapeutica e per l’autonomia e responsabilita’ individuale nelle scelte relative alla fine della vita. E’ quello rilanciato oggi dall’Associazione Luca Coscioni e indirizzato ai ”responsabili politici e istituzionali di ogni partito e schieramento e, in particolare, a coloro che in occasione delle imminenti elezioni politiche 2006 si candideranno a governare il nostro Paese”. Il Manifesto-appello (tra i cui primi firmatari compaiono scienziati come Carlo Flamigni, Piergiorgio Strata e Antonino Forabosco) ha gia’ raccolto l’adesione di numerosi parlamentari, accademici e scienziati. ”La liberta’ di ricerca scientifica e’ obiettivo irrinunciabile – si legge nel Manifesto – di uno stato di diritto democratico e laico. In Italia, purtroppo, tale liberta’ viene costantemente violata e condizionata attraverso leggi e scelte politiche ispirate da pregiudizi ideologici e dogmi religiosi”. L’appello ai responsabili politici e’ dunque quello ad ”impegnarsi da subito davanti agli elettori italiani per: consentire la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali; consentire l’accesso alla fecondazione assistita e alla diagnosi preimpianto per le coppie affette da malattie genetiche oltre alla fecondazione assistita con seme esterno alla coppia; garantire la liberta’ terapeutica; consentire autonomia e responsabilita’ individuale nelle scelte relative alla fine della vita”. La ”rimozione di divieti irragionevoli – si legge ancora nel Manifesto – e’ la premessa per politiche di investimento nella ricerca e nella formazione come elemento irrinunciabile di ogni strategia di sviluppo economico, civile e democratico”. A sottolineare l’importanza della liberta’ di ricerca lo stesso Luca Coscioni, collegato in video durante la conferenza stampa della Rosa nel pugno per la presentazione della proposta di legge in tema di fecondazione: ”Come se la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita non bastasse – ha detto – vediamo depositata la proposta di legge Rutelli, che vieta ancora, che proibisce qualsiasi ricerca sulle linee cellulari embrionali gia’ esistenti. Dinanzi a questo antiscientismo diffuso, ad una opposizione pregiudiziale della razionalita’ e della ragionevolezza, dinanzi ad una collocazione dei successori della Dc nei due schieramenti di centro destra e centro sinistra, in concorrenza per il consenso e fra pochissimo per i voti delle gerarchie vaticane – ha sottolineato – lanciamo un manifesto-appello rivolto proprio ai responsabili politici di ogni schieramento che, se eletti nella prossima legislatura, porteranno istanze di liberta’ e democrazia”. Perche’ ”ogni limitazione della conoscenza, della ricerca scientifica in nome di pregiudizi ideologici – ha concluso Coscioni – e’ un contributo al perpetuarsi di dolore e sofferenze”. FECONDAZIONE: BONINO, PDL PER RISPETTARE PRINCIPI DI UGUAGLIANZA E LIBERTA’ Roma, 25 gen. – (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Una nuova proposta di legge per regolare la fecondazione assistita in base ai ”principi di uguaglianza e liberta’ di tutti i cittadini. Sia sterili che malati”. Cosi’ Emma Bonino, eurodeputata, commenta oggi a Roma la Pdl presentata dalla Rosa nel pugno, che vuole correggere ‘a piene mani’ la legge 40/04 contro cui i radicali, insieme ad altri partiti, avevano promosso un referendum lo scorso giugno. Non solo maggiore liberta’ e uguaglianza di accesso alle tecniche, ma anche ”il ricorso alla fecondazione eterologa. Visto che e’ una scelta che riguarda individui adulti, che si presume siano perfettamente in grado di valutare le loro responsabilita’. Tanto piu’ che – ironizza la Bonino – la fecondazione eterologa e’ diffusa anche in Natura. Dalla notte dei tempi”. In piu’, la Pdl prende in considerazione ”la possibilita’ dell’utero surrogato, con limiti stretti di parentela”. RICERCA: SCIENZIATI BOCCIANO PDL RUTELLI, E’ DOGMATICA RICERCA: SCIENZIATI BOCCIANO PDL RUTELLI, E’ DOGMATICA (V. ‘PROCREAZIONE: ROSA NEL PUGNO, IN PDL …’, DELLE 15.24) (ANSA) – ROMA, 25 gen – ‘No’ alla proposta di legge Rutelli sulla ricerca, che proibisce quella sulle linee cellulari embrionali gia’ esistenti. A ribadire la bocciatura del provvedimento sono stati oggi alcuni importanti scienziati italiani nel corso di un incontro per la presentazione della proposta di legge della Rosa nel pugno in materia di fecondazione e ricerca. ”Sono contrario – ha affermato il direttore dell’istituto per le cellule staminali del San Raffaele di Milano, Giulio Cossu – a posizioni assolutistiche e dogmatiche come quelle espresse nella proposta di legge Rutelli, che va solo a peggiorare la legge 40. Quest’ultima cioe’ – ha precisato l’esperto – e’ una cattiva legge, ma la proposta di Rutelli la peggiora, mentre considero moderna e razionale la pdl presentata oggi dalla Rosa nel Pugno”. Cossu ha quindi ribadito l’importanza della ricerca sulle cellule staminali embrionali, sottolineando come per attuare tale ricerca non ci sia bisogno di ”sacrificare gli embrioni, dal momento che tali cellule sono riproducibili in laboratorio”. Una posizione pienamente condivisa anche dal direttore del ‘Rita Levi Montalcini Center for Brain Repair’, Piergiorgio Strata, e dal genetista dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, Antonino Forabosco: entrambi hanno sottolineato la posizione ”dogmatica e antiscientifica” alla base del provvedimento. Bocciatura senza appello anche da parte dell’Associazione Amica cicogna: ”La proposta di legge Rutelli – ha commentato la presidente Filomena Gallo – va ad offendere l’intelligenza di tutti noie mira solo a controllare la ricerca scientifica”. FECONDAZIONE: SCIENZIATI ‘BOCCIANO’ PDL DI RUTELLI (2) (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Aspramente critico anche Giulio Cossu, docente di Embriologia a La Sapienza di Roma. ”Una pdl ancora piu’ restrittiva. Ma non dovrebbe essere lo Stato a decidere quali sono le ricerche da portare avanti e quali no, posto che ci sono dei limiti da rispettare. Nessun ricercatore al mondo, oggi, puo’ affermare con certezza se daranno migliori risultati gli studi sulle cellule staminali embrionali o adulte”. Ancora piu’ diretto il neurologo Piergiorgio Strata, che definisce ”arrogante” la posizione contenuta della Pdl firmata da Rutelli. E anche il genetista Antonino Forabosco usa un aggettivo ‘forte’, cioe’ ”presuntuosa”, per definire la proposta del presidente della Margherita, aggiungendo che ”goffamente tenta di spiegare cosa sono le cellule staminali facendo poi confusione con le parole e mostrando di non aver chiaro il concetto”.