Un’indagine compiuta da Eurispes e Telefono Azzurro mette in evidenza che il 65% degli italiani considera legittimo che una coppia con problemi di sterilità ricorra alle tecniche di riproduzione assistita in laboratorio, mentre il 55,7% degli italiani è contrario alla fecondazione eterologa.
Secondo un’indagine compiuta da Eurispes e Telefono Azzurro, che ha coinvolto 1.500 italiani nel periodo tra giugno e luglio 2004, la maggioranza degli italiani (il 65%) considera legittimo che una coppia sterile ricorra alle tecniche di fecondazione assistita in laboratorio.
Favorevoli all’uso della provetta per avere figli sono soprattutto gli uomini: il 66,4% contro il 63,4% delle donne.
“Esiste- commenta il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara- un’evidente contraddizione tra il vigore con cui la schiacciante maggioranza degli italiani (quasi due su tre) si pronuncia a favore della fecondazione assistita, e la legge attuale che di fatto inibisce fortemente il ricorso alle nuove tecniche riproduttive pur non vietandole del tutto. La legge sulla fecondazione assistita- prosegue Fara- ha perlomeno il merito di essere in sintonia con la maggioranza degli italiani sulla procreazione eterologa, che rimane un limite da non superare
Secondo un’indagine compiuta da Eurispes e Telefono Azzurro, che ha coinvolto 1.500 italiani nel periodo tra giugno e luglio 2004, la maggioranza degli italiani (il 65%) considera legittimo che una coppia sterile ricorra alle tecniche di fecondazione assistita in laboratorio.
Favorevoli all’uso della provetta per avere figli sono soprattutto gli uomini: il 66,4% contro il 63,4% delle donne.
“Esiste- commenta il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara- un’evidente contraddizione tra il vigore con cui la schiacciante maggioranza degli italiani (quasi due su tre) si pronuncia a favore della fecondazione assistita, e la legge attuale che di fatto inibisce fortemente il ricorso alle nuove tecniche riproduttive pur non vietandole del tutto. La legge sulla fecondazione assistita- prosegue Fara- ha perlomeno il merito di essere in sintonia con la maggioranza degli italiani sulla procreazione eterologa, che rimane un limite da non superare