HACK: LA SCIENZA NON VA BLOCCATA (Agi)

<b>17 Gennaio 2003</b> – Trieste – "Spero che pregiudizi medievali non impediscano di proseguire la ricerca scientifica nel campo della clonazione". Lo ha detto l'astrofisica Margherita Hack commentando l'argomento.
"Ci sono due tipi di clonazione – ha soggiunto la scienziata – una per la riproduzione e l'altra a fine terapeutici. In quest'ultimo caso si tratta di ottenere cellule staminali giovani che, a quanto dicono i biologi, sono molto più efficaci delle vecchie per curare le malattie.

Quanto alla clonazione di esseri umani – ha detto Margherita Hack – ciò e' certamente possibile anche perché questa pratica è già stata posta in atto con i mammiferi. E' evidente che si tratta di una tecnica ancora agli inizi tanto che gli animali già clonati sembra abbiano dei problemi in quanto invecchiano molto rapidamente, ma probabilmente tutto ciò sarà superato con l'esperienza.

Clonare invece un essere umano non so quale utilità possa avere e quindi non e' una tecnica da incoraggiare, ma neppure da criminalizzare. Non e' comunque un reato se un padre vuole clonare un figlio prematuramente scomparso oppure se vuole immaginare di rendersi eterno clonandosi".

Per quanto riguarda Eva e la setta dei raeliani Margherita Hack e' piuttosto dura. "Eva – dice – con ogni probabilità non esiste perché siamo agli albori di queste pratiche e tra l'altro il gruppo che dice di averla clonata non e' certo molto affidabile dal punto di vista scientifico. Si tratta di mezzi maghi cui e' abbastanza assurdo credere".