Firma l’appello. Acque di balneazione, salute, informazione, azioni.

Il convegno si è concluso con l’iniziativa del sostegno all’appello alle istituzioni per l’istituzione di un tavolo partecipato.

L’appello si può firmare online al link
inoltre si può sostenere anche inviando una mail di adesione a ivan.innocenti@gmail.com
Si possono inoltre raccogliere firme e adesioni scaricando il modulo al link MODULO RACCOLTA ADESIONI E FIRME

 

Allegato 1

Visto l’ APPELLO ALLE ISTITUZIONI DELLA PROVINCIA DI RIMINI PER UN’AZIONE PARTECIPATA A TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE,

Valutato lo stato attuale dell’utilizzo delle acque di balneazione della riviera riminese caratterizzata da intensa presenza umana nel periodo estivo e frequente utilizzo in periodo non balneare,
Vista la presenza di sfioratoi di piena fognaria sulla spiaggia,
Visti i frequenti episodi di scarichi fognari sulla spiaggia e da li in mare,
Vista la sempre maggiore esigenza di tutela della salute pubblica e dei bagnati,
Valutata la frequente interdizione alla balneazione di numerosi tratti della spiaggia e delle acque di balneazione,
Vista la continua presenza di cittadini e bagnati forestieri, ignari del fenomeno locale degli scarichi a mare e delle relative aree interdette temporaneamente alla balneazione,
Considerato che
la normativa nazionale all’art. 14 comma 1 del Decreto Legislativo del Presidente della Repubblica del 30 maggio 2008 n.116 di “Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualita’ delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE. (G.U. Serie Generale n. 155 del 4 luglio 2008)” , che testualmente cita “Le autorità competenti, ciascuna per quanto di competenza, incoraggiano la partecipazione del pubblico all’attuazione del presente decreto e assicurano che siano fornite al pubblico interessato opportunità di informarsi sul processo di partecipazione, e di formulare suggerimenti, osservazioni o reclami ……”;

Chiediamo:
Di istituire un tavolo di percorso partecipato che abbia come scopi i punti dell’APELLO e in particolare:
– il perfezionamento e il potenziamento in tempi rapidi di azioni di tutela della salute dei bagnanti ;
– la discussione e attualizzazione degli aspetti riguardanti gli avvisi di divieto di balneazione, la vigilanza sulla loro osservanza e anche gli eventuali divieti extra-stagionali;
– l’attivazione del diritto dei cittadini bagnati all’informazione e al suo accesso in base all’art. 14, comma 3 della Legge istitutiva del Ministero dell’Ambiente (Legge n. 349/1986), testualmente recita: “Qualunque cittadino ha diritto di accesso alle informazioni sullo stato dell’ambiente disponibili, in conformità alle leggi vigenti, presso gli uffici della pubblica amministrazione ….”;
– l’attivazione all’art. 15 “Informazioni al Pubblico”, Comma 1, del Decreto Legislativo del Presidente della Repubblica del 30 maggio 2008 n.116 di “Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualita’ delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE. (G.U. Serie Generale n. 155 del 4 luglio 2008)” , che testualmente cita: “I comuni assicurano che le seguenti informazioni siano divulgate e messe a disposizione con tempestività durante la stagione balneare in un’ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione …”
– l’attivazione di specifiche iniziative di indagine sanitaria di approfondimento del fenomeno;
– l’adozione di decisioni non solo indicative delle azioni (programmi), ma anche adeguate a promuoverle (interventi) e a verificarne i risultati (controlli).

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APPELLO ALLE ISTITUZIONI DELLA PROVINCIA DI RIMINI
PER UN’AZIONE PARTECIPATA
A TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE

Le Associazioni e i cittadini della Provincia di Rimini

PREMESSO

– che le evidenze scientifiche hanno dimostrato il ruolo dell’ambiente quale determinante di salute (1);
– che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato il carico di malattia attribuibile a rischi ambientali (2);
– che la prevenzione tramite la salubrità ambientale si è dimostrata la strategia per combattere le malattie attribuibili all’ambiente, tra cui in particolare quelle cronico-degenerative come i tumori, solitamente multifattoriali, a lunga latenza clinica e poco suscettibili di guarigione con le terapie;
– che la prevenzione tramite la protezione dell’ambiente presenta i seguenti vantaggi rispetto alle cure:
• riduce i costi delle terapie con vantaggi anche economici;
• realizza benefici per la salute a più lungo termine;
• porta a risultati più equi nella popolazione, in quanto il miglioramento ambientale produce benefici per l’intera comunità;

RICORDATO

– che l’informazione e la comunicazione in materia ambientale sono diritti dei cittadini sanciti dall’OMS (3), dall’Unione Europea (4) e dalla normativa italiana (5);
– che la partecipazione dei cittadini alla formazione delle decisioni istituzionali è parte integrante della prevenzione tanto da condizionarne l’efficacia (6,7);
– che le istituzioni (Comuni, Province, Regioni, Stato) hanno il dovere e la responsabilità della promozione della salute e della prevenzione primaria delle malattie;
– che la promozione della salute è stata definita “Processo che consente alle persone e alla comunità di esercitare e aumentare il controllo sui determinanti di salute e tramite ciò di migliorarla” (8);
– che la prevenzione primaria è la “Strategia per ridurre i fattori di pericolo e di rischio per le malattie o per accrescere i fattori dell’ospite che possono ridurne la suscettibilità (9);

Tutto ciò premesso, le Associazioni e i cittadini rivolgono alle Istituzioni
della Provincia di Rimini

APPELLO PER

1. L’accesso alle informazioni in materia ambientale e di salute gestite dalle istituzioni.

2. La promozione da parte delle istituzioni di un processo partecipato di comunicazione caratterizzato:
a) dalla presenza attiva delle istituzioni, dei servizi pubblici in materia di ambiente e salute e relativi esperti, delle rappresentanze organizzate dei cittadini, dei gruppi politici, delle imprese, dei sindacati e degli organi di informazione;
b) da una comunicazione interattiva sistemica e completa;
c) dalla neutralità della comunicazione rispetto ai diversi interessi in gioco;
d) dal ruolo attivo delle istituzioni nella mediazione per il conseguimento di interessi comuni;
e) dalla dimostrazione che è stato, è e sarà fatto tutto quanto è in potere delle istituzioni.

3. Una partecipazione che abbia quali presupposti:
a) la definizione di regole e sedi;
b) la informazione sullo stato del sistema ambientale, sullo stato di salute della popolazione, sui problemi di interesse comune, sulla disponibilità di norme legislative e regolamentari, sulle evidenze scientifiche disponibili, sulle politiche, gli obiettivi e le azioni delle istituzioni;
c) l’adozione di decisioni non solo indicative delle azioni (programmi), ma anche adeguate a promuoverle (interventi) e a verificarne i risultati (controlli).

4. La partecipazione di tutti i soggetti attivi alla formazione delle decisioni di competenza delle istituzioni.

5. Il conseguimento dei seguenti obiettivi:
a) consentire ai singoli e alla comunità di aumentare il controllo sui determinanti della salute pubblica e con ciò di migliorarla;
b) conciliare scelte e interessi di parte e collettivi e assicurare l’equilibrio tra diritti dei singoli e interessi collettivi;
c) conseguire la cooperazione di tutti i settori della società per portare verso la salute l’ambiente fisico, chimico e biologico, oltre l’ambiente culturale e socio-economico

Bibliografia di riferimento

1. O.M.S. Carta europea su ambiente e salute. I Conferenza Interministeriale su Ambiente e Salute. Francoforte, 1989.
2. .W.H.O. Preventing disease through health environments. Towards an estimate of the environmental burden of disease. 2006 (Edizione italiana a cura di ARPA Toscana e ISDE Italia, 2008).
3. O.M.S. La comunicazione dei rischi ambientali e per la salute. Ed. Franco Angeli, Milano 1999.
4. Convenzione di Aahrus 25.6.1998. Accesso all’informazione, partecipazione dei cittadini e accesso alla giustizia in materia ambientale e Direttiva 2003/4/CE. Accesso del pubblico all’informazione ambientale.
5. D. Lgs. 19.8.2005, n. 195. Attuazione della Direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale
6. Giulio A. Maccacaro. L’unità sanitaria locale come sistema. Sapere 1977, n. 798 : 36-44.
7. Direttiva 2003/35/CE. Partecipazione del pubblico all’elaborazione di alcuni piani e programmi in materia ambientale.
8. Promozione della salute. “Processo che consente alle persone e alla comunità di aumentare il controllo sui determinanti di salute e tramite ciò di migliorarla”. Carta di Ottawa, 1986.
9. Prevenzione primaria. “Strategia per ridurre i fattori di pericolo e di rischio per le malattie e per accrescere i fattori dell’ospite che possono ridurne la suscettibilità”. W.H.O. Glossary of terms used in the “Health for All”. Geneva, 1984.