Testamento biologico: i veneziani attendono una risposta

FirmaA più di un anno dalla presentazione della petizione per l’istituzione del registro comunale dei testamenti biologici oltre 1300 cittadini veneziani non hanno ricevuto alcuna risposta.
Ancora una volta la Cellula Coscioni di Venezia, assieme ad altri soggetti, ha inviato una lettera a Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale perchè finalmente si assumano la responsabiltà di rispondere ai cittadini firmatari ed al resto della popolazione del Comune di Venezia.
 
Gentile Sindaco, Assessore/a, Consigliere/a
Da oltre un anno è stata depositata in Comune una petizione popolare per l’istituzione anche a Venezia del registro comunale delle dichiarazioni anticipate di trattamento. Oltre 1300 veneziani, attraverso una grande mobilitazione, hanno voluto chiedere al consiglio comunale di attivarsi affinchè, come accade già in altri Comuni d’Italia, sia possibile per i cittadini di Venezia rendere esplicita e conoscibile la propria volontà di essere o meno sottoposti a trattamenti sanitari, sia in caso di lesione cerebrale irreversibile o di malattia irreversibile inguaribile sia in caso di malattia che costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali in situazione di fine vita. Proprio la grande e convinta adesione all’iniziativa ha testimoniato come il tema sia di grande rilevanza per i cittadini di questo Comune e come l’esigenza di attivare anche localmente lo strumento del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento  sia fortemente sentita. Il tema peraltro risulta di sempre maggiore rilevanza sociale visti anche i sempre più frequenti casi in cui le persone sottolineano con le proprie decisioni l’importanza della scelta terapeutica in situazione di fine vita. Dai casi di Eluana Englaro e di Piergiorgio Welby è un susseguirsi di eventi che rendono innegabile la necessità di atti concreti con i quali dare formale attuazione al diritto all’autodeterminazione e alla libertà di scelta teraputica, diritti peraltro sanciti dalla Costituzione e riconosciuti come fondamentali dal codice di deontologia medica.
Nonostante il Comune di Venezia sia nella possibilità giuridica ed amministrativa di farsi promotore di atti amministrativi volti ad introdurre il riconoscimento formale delle dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario, ad oggi la richiesta formulata dai cittadini veneziani non ha ricevuto dal Consiglio Comunale alcuna risposta, il testo sottoscritto da oltre 1300 residenti non ha mai raggiunto l’aula consiliare  nonstante un sostanziale e diffuso apprezzamento dell’iniziativa da parte dei Consiglieri nella precedente consiliatura.
Le rivolgiamo pertanto un invito affinchè voglia attivarsi per far giungere nel più breve tempo possibile il testo della petizione (che trova in allegato alla presente mail) all’attenzione del Consiglio Comunale per avviare quella discussione attraverso cui dare una risposta concreta ai cittadini firmatari ed al resto della popolazione del Comune di Venezia.
 
Franco Fois
Cellula Coscioni Venezia
 
Barbara Del Mercato, Franco Vianello Moro
Coopresidenti Associazione "in comune"
 
Cristiano Samueli
Presidente AIDEF – Associazione Italiana per le Decisioni di Fine vita
 
Franco Ferrari
cordinatore del Circolo di Venezia dell’UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
 
Raffaele Ferraro
Segretario Associazione VenetoRadicale