Richiesta di Incontro per osservazioni al regolamento del Registro Testamento Biologico Riminese

La seguente richiesta è stata protocolata al comune il 16 agosto.

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Rimini 16/08/2010 
 

Al Sindaco del comune di Rimini sig. Alberto Ravaioli– Alla Giunta del comune di Rimini 
 

I promotori delle iniziative intraprese per la creazione del registro dei testamenti biologici nella città di Rimini avevano accolto con soddisfazione la delibera n. 8 votata in Consiglio in data 21/01/2010, in quanto vi avevano trovati ripresi i principi di rispetto  e libertà di autodeterminazione della persona espressi dall’art. 32 della Costituzione relativamente ai trattamenti sanitari e dall’art. 13 che riconosce la libertà e l’indipendenza dell’individuo nelle scelte personali che lo riguardano.

Nel percorso della delibera dalla fase legislativa a quella esecutiva, i suddetti principi hanno però subito tali interpolazioni da far perdere di fatto alle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario la loro caratteristica di espressione della volontà individuale.

Ciò che è espresso nel testo della delibera del Consiglio, in cui si legge che la Giunta è impegnata a predisporre un modulo che raccolga le dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti di natura medica, nel quale ogni cittadino interessato possa esprimere la propria volontà di essere o meno (il grassetto è nostro) sottoposto a trattamenti sanitari sia in caso di malattia o lesione celebrale irreversibile o invalidante sia in caso di malattia che costringa a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione, viene fortemente limitato nel testo della Giunta mediante un “Precisato” in cui si spiega che la dichiarazione “è l’atto scritto con il quale il dichiarante indica in anticipo i trattamenti medici a cui non(il grassetto è nostro) intende essere sottoposto nel caso in cui non sia più in grado di esprimersi consapevolmente”, escludendo dalla possibilità di esprimere la propria volontà sia coloro che per motivi filosofici, etici, religiosi, ecc, non desiderano essere sottoposti solo a specifici trattamenti sanitari, sia coloro che al contrario desiderano che vengano utilizzati tutti i mezzi a disposizione della scienza mrdica per la cura del malato.

Entrando poi nel merito del modulo da compilare, risulta difficile comprendere l’imposizione di un modello identico per tutti, dato che esistono diversi moduli fra cui scegliere e dato che anche una semplice dichiarazione olografa ha piena legittimità e riconoscimento. Come espresso nella delibera stessa “Il registro ha come finalità di consentire l’iscrizione nominativa, mediante autodichiarazione, di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento con lo scopo di garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza”, come mai allora l’amministrazione entra nel merito di ciò che un individuo può o non può esprimere e scegliere?

La libertà di scegliere; è proprio questa che viene meno nel testo del modulo da compilare: “su di me non devono essere prese misure di prolungamento della vita, se secondo scienza e coscienza medica (il grassetto è nostro) viene verificato che qualsiasi misura di sostegno vitale sarebbe senza prospettiva di miglioramento e prolungherebbe soltanto la mia agonia”. Chi decide di compilare una dichiarazione anticipata, lo fa proprio perché desidera avere l’ultima parola sui trattamenti cui essere o meno sottoposto, nell’eventualità che fisicamente non ne avesse l’opportunità. Il modulo stilato disattende quanto espresso nella delibera del Consiglio e quanto disposto dall’art. 32 della Costituzione relativamente all’autodeterminazione dell’individuo.

Quanto al volantino informativo sulle modalità attuative dell’iscrizione al registro, sarebbe più completo se fosse aggiunto che l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico, oltre a dare informazioni su quale sia l’iter da seguire e distribuire la modulistica, riportasse anche quali sono le associazioni disponibili a dare informazioni su questa materia.

Dal 15 Settembre sarà possibile depositare la propria dichiarazione di volontà. Nel frattempo coloro che hanno già protocollato le proprie dichiarazioni (più di 30) saranno chiamati “per conformarle alla procedura introdotta con il presente regolamento”!!

Auspichiamo che per allora sarà possibile aprire un dialogo costruttivo con l’amministrazione, come suggerito dalla Legge n.3 della Regione pubblicata il 09/02/10 (“Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”), perché prenda in considerazione la possibilità di rendere più rispondete un servizio così importante a quanto richiesto dai cittadini ed a quanto è espresso nella delibera del Consiglio. 
 

Comitato articolo TrentaDue

Associazione Luca Coscioni

Unione Atei e Agnostici Razionalisti di Rimini

Chiesa Evangelica Valdese di Rimini