![Maria Antonietta Farina Coscioni Maria Antonietta Farina Coscioni](http://old.associazionelucacoscioni.it/sites/default/files/hydra/images/ma/ma.jpg)
Rimangiandosi promesse, assicurazioni, parole date, il capogruppo della PdL in commissione Affari Sociali propone di fatto di strozzare il dibattito generale sul testamento biologico e giudica inutili le audizioni in quanto – incommentabile pretestuosa giustificazione – sarebbe sufficiente il lavoro effettuato dal Senato, e come testo base occorrerebbe adottare il testo di legge Calabrò licenziato da Palazzo Madama.
Una proposta inaccettabile sotto un doppio profilo: quello più propriamente formale, perché si annullano prerogative e funzioni di una commissione della Camera dei Deputati; sotto il profilo sostanziale, perché questa fretta e arroganza manifestata a ogni pié sospinto, ha una sola giustificazione: si vuole, in tempi rapidi portare in dono alle gerarchie vaticane il testo di legge sul testamento biologico che le gerarchie stesse hanno voluto e letteralmente dettato; in questo modo patetico e offensivo per le coscienze di molti cattolici, la PdL intende farsi perdonare stili di vita del suo leader, attuale presidente del Consiglio: in pubblico difensore di virtù e morale, che in privato platealmente contraddice e smentisce. Dunque si sia meno ipocriti, e si abbia il coraggio e la decenza di dirlo e sostenerlo apertamente.
Il capogruppo della PdL della Commissione Affari Sociali e quanti si dichiarano d’accordo con lui si assumono una grave e pesantissima responsabilità: quella di negare la conoscenza su quanto ogni giorno accade in questo paese, dove migliaia di pazienti e le loro famiglie sono condannati a inutili sofferenze, perché nulla si fa sul versante delle cure palliative; e al tempo stesso si tradisce il dettato costituzionale secondo il quale la volontà del paziente è preminente. Si respira un letale lezzo di morte: morte della democrazia, morte della Costituzione, morte del diritto costituzionale all’autodeterminazione e alla libertà di scelta. Si vuole imporre un dibattito monodirezionale con un relatore che ha tradito platealmente la sua funzione e ha solo saputo sostenere che a questa commissione non interessa la questione, visti i pochi interventi. Certo, se tutto si fa, come si fa, di nascosto, la notte, come ladri…Che desolazione! Che vergogna! Che impudenza!