Sciopero della fame dei radicali per il diritto di voto dei disabili intrasportabili. Il presidente Berlusconi rispetti la parola data.

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Nell’ambito del Satyagraha 2009 che ha preso il via con la documentazione che sta per essere ultimata “per la verità storica sulla scomparsa dello stato di diritto e della democrazia in Italia”, Rita Bernardini (deputata Radicali/PD), Rocco Berardo e José De Falco (rispettivamente Tesoriere e membro della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni), Claudia Sterzi (Segretaria dell’Associazione Radicale Antiproibizionista) e Michele Rana (Comitato Nazionale di Radicali Italiani), hanno iniziato dalla mezzanotte di ieri uno sciopero della fame affinché il Governo si faccia carico finalmente di garantire il diritto di voto a domicilio ai malati intrasportabili in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e referendari.

L’iniziativa nonviolenta è fatta in nome di Luca Coscioni e Piergiorgio Welby, che sono morti senza aver visto approvata la legge per la quale si sono tanto battuti, e di Severino Mingroni, che sta lottando ancora e che in occasione delle elezioni politiche dello scorso anno aveva scritto al Presidente Napolitano: «Benché io sia un disabile gravissimo, sono considerato trasportabile, ma io vorrei votare a casa. Quindi, alle politiche del 13-14 aprile prossimi non voterò al seggio ». Severino è completamente immobilizzato e riesce a comunicare e a scrivere nel suo blog grazie a ridottissimi movimenti degli occhi attraverso i quali digita delle lettere su una tastiera virtuale.

Dichiarazione di Rita Bernardini:

La proposta di legge che porta la mia prima firma (N.907) è stata presentata l’8 maggio dello scorso anno con le firme di deputati appartenenti a tutti i gruppi parlamentari ed è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali.

Il disegno di legge prevede di consentire anche in Italia, l’esercizio del diritto di voto a migliaia di cittadini italiani che ne sono privi – unico caso in Europa – solo perché impossibilitati a recarsi al seggio elettorale a causa gravi infermità e invalidità.

Tuttavia, come è avvenuto in passato, anche in questi mesi e settimane, invocate “difficoltà tecniche” rischiano di impedire a tante persone disabili gravissime di poter votare alle prossime elezioni, in spregio dell’articolo 48, quarto comma, della nostra Costituzione, che recita: « Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge »..

Per queste ragioni, per il rispetto del principio costituzionale di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, iniziamo uno sciopero della fame di dialogo, con il quale ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro degli Interni Roberto Maroni, affinché provvedano al più presto, e comunque entro tempi utili a questo punto assicurati solo da un decreto legge, a superare le “difficoltà tecniche” che, se non fossero risolte, dimostrerebbero solo incapacità visto che a dicembre del 2008 il Presidente Berlusconi aveva fatto sapere, proprio a Severino Mingroni “che la proposta di legge presentata dall’on.le Rita Bernardini sarà seguita con il massimo impegno in tutte le fasi dell’iter parlamentare” e che “Il Presidente Berlusconi conosce il problema e desidera che venga risolto con priorità”.

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UFFICIO DEL PRESIDENTE

Prot. N" 15412 – 22 dicembre 2008

Gentile Consigliere Mingroni,

rispondo alla Sua cortese lettera, con la quale ha voluto sottoporre all’attenzione del Presidente del Consiglio la questione relativa al voto domiciliare degli elettori disabili.
Al riguardo, desidero rassicurarla che la proposta di legge presentata dall’on.le Rita Bernardini sarà seguita con il massimo impegno in tutte le fasi dell’iter parlamentare. Il Presidente Berlusconi conosce il problema e desidera che venga risolto con priorità. Siamo a conoscenza delle enormi difficoltà che affronta ogni qualvolta desidera esercitare il Suo diritto e non per ultimo quelle sopportate in occasione delle regionali in Abruzzo. E’ pertanto necessario velocizzare ogni decisione nel merito e far sì che una norma del nostro ordinamento faciliti per tutte le persone diversamente abili l’esercizio del voto. L’impegno di questa maggioranza non verrà meno.

Cordiali saluti e buon anno

On. Valentino Valentini