Test telefonico per l’udito e risparmio Ssn. Interrogazione

Intervento della senatrice Donatella Poretti*

Come rileva l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), la sordità è una patologia in costante aumento e colpisce circa il 12% della popolazione italiana, con una spesa per il Servizio Sanitario Nazionale di circa 3,6 miliardi di euro all’anno, pari al 5% del Fondo Sanitario Nazionale.

Dividendo la popolazione per fasce di età ci accorgiamo di come nella fascia dei bambini al di sotto dei 3 anni l’1% (22.000 bambini) è colpito da sordità, il 2% dei bambini dai 4 ai 12 anni (98.000) presenta un problema uditivo, mentre nei soggetti tra i 13 ei 45 anni si giunge al 10% (1.040.00), e si arriva al 25% delle persone tra i 61 e gli 80 anni (2.884.000). Addirittura, più di un milione di ultraottantenni (il 50-60%) é colpito da sordità. A questi si aggiungono circa un milione e mezzo di persone con disturbi uditivi di varia natura.
In Francia, per sapere se l’udito e’ normale o deficitario, e in che misura, si puo’ ricorrere ad un nuovo sistema, operante attraverso il telefono, che rileva la difficolta’ a comprendere le parole in mezzo al rumore. E’ sufficiente chiamare il numero 0892 790 791 (numero con servizi speciali), inaugurato qualche giorno fa dall’Associazione FrancePresbyAcouise che si ripromette di verificare, in forma anonima, il calo d’udito delle persone anziane, garantendo un’affidabilità del 93%.
La procedura è la seguente: per qualche minuto, una voce elenca 27 serie di tre cifre; il "paziente", che deve isolarsi in un posto tranquillo, e’ invitato a battere sul ricevitore le cifre udite secondo delle tonalita’ variabili. Al termine dell’esame, viene fornito il risultato, e l’operazione viene ripetuta per l’altro orecchio. La formula e’ stata messa a punto tre anni fa dalla facolta’ di Medicina di Amsterdam ed è poi stata impiegata anche in Gran Bretagna e in Germania.
In Italia, paese dove la media dell’età nazionale va sempre più attestandosi verso l’anzianità, un sistema come quello descritto porterebbe non indifferenti benefici sociali, semplificando la vita delle persone anziane, costrette a spostamenti anche problematici per le visite diagnostiche, ed economici (diminuzione degli acquisti di impianti sanitari, razionalizzazione del personale, etc.) per il SSN. Per queste ragioni, insieme al senatore Marco Perduca, abbiamo rivolto un’interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, per sapere se non intenda considerare l’applicazione in Italia di un siffatto test telefonico per l’udito.

*parlamentare Radicali – Partito Democratico, Membro di direzione dell’Associazione Luca Coscioni

Qui il testo dell’interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=480