Con profondo dolore abbiamo oggi appreso della scomparsa, stamane a Bologna, dall’amata Maria Teresa Cinti Mediani, storica compagna, militante radicale.
Maria Teresa, sin dalla fine degli anni ’60, come spesso lei stessa amava ricordare, era impegnata nelle iniziative e campagne promosse dal Partito Radicale. Negli anni ’70 partecipò attivamente alle iniziative del Movimento di Liberazione della donna e alle iniziative radicali sulla liberazione sessuale. Negli anni ’80 si attivò in modo straordinario per iscrivere al Partito Radicale decine di personalità del mondo dello spettacolo. Da alcuni anni Maria Teresa si era trasferita, con il suo compagno Tonino, a Bologna dove avevano continuato a partecipare alle attività dei radicali.
Alcune settimane fa, il compagno della sua vita, Tonino Nediani, storico militante socialista, spesso presente alle iniziative radicali, era deceduto improvvisamente lasciandola sola.
Ricorderemo sempre la sua militanza di quasi mezzo secolo, la sua passione e la sua felice ed esemplare umanità che ha caratterizzato, con il suo Tonino, la loro vita.
La vogliamo ricordare con un brano che abbiamo trovato nell’archivio radicale. Si tratta di un articolo de La Stampa scritto da Ezio Mauro e Paolo Mieli (!) il 9 dicembre 1986 quando era in corso una delle campagne più straordinarie del Partito Radicale "O lo scegli o lo sciogli" che aveva come obiettivo il raggiungimento dei 10.000 iscritti. L’articolo era titolato "L’ultima capriola radicale – La parola d’ordine è: per avere più iscritti non fermarsi davanti a nulla".
Rita Bernardini
Marco Pannella
Sergio Stanzani
Elisabetta Zamparutti
Sergio D’Elia
Sergio Rovasio
"(…)Maria Teresa Cinti Nediani per due mesi non ha fatto altro che scovare numeri riservati di attori, cantanti, registi più o meno famosi per poi diventare più assidua, insistente e testarda di un ammiratore fanatico. Qualche volta, anche lei ha commesso un errore: i numeri telefonici di Vittorio Gassman e Giulio Bosetti che aveva in mano erano vecchi, ma a forza d’insistere ha convinto chi rispondeva – l’attore Andrea Occhipinti e un anziano pensionato – ad aderire almeno loro al partito. Si è beccata anche qualche no, più o meno secco: da Valentina Cortese, perchè il marito è cacciatore e lei non vuol fargli un dispetto, da Franco Califano, da Antonello Venditti (che però ha versato un contributo), da Ave Ninchi ("Io non mi occupo di politica") e da Bobby Solo, che dopo un lungo tira-e-molla ha deciso di versare un obolo, però sotto falso nome. In compenso, ha fatto miracoli con personaggi di ogni tipo: Eugene Ionesco, contattato attraverso il pittore Piero D’Orazio, Lindsay Kemp, conosciuto anni fa in una pizzeria davanti al Teatro Parioli, Michele Pantaleone, che ha addirittura aperto una sezione radicale a Villalba, Sandra Mondaini, che ha deciso anche per Raimondo Vianello, Ilona Staller, che già nel ’75, quando non era ancora Cicciolina, aveva raccolto firme per l’aborto, Carlo Giuffrè, che ha anche regalato l’iscrizione a un amico. Ugo Tognazzi si è visto in fotografia sui giornali, come neo-iscritto, a fianco di Piromalli e per una settimana i radicali non sono più riusciti a trovarlo: quando è riemerso dall’arrabbiatura, ha iscritto anche la moglie e il figlio. ( …)".
Paolo Mieli, Ezio Mauro – La Stampa – 9 dicembre 1986