mentre mancano pochi giorni al Congresso di Salerno, il regime italiano – dalla partitocrazia a RAI-SET – è mobilitato per tentare l’eliminazione anche fisica del soggetto politico radicale, come già fu fatto con Luca Coscioni e le liste che portavano il suo nome. L’elenco delle personalità, in particolare dal mondo della ricerca scientifica e del diritto, che saranno presenti a Salerno è davvero straordinario e senza precedenti anche per i nostri congressi. A loro va un ringraziamento particolare, per aver scelto un terreno non facile di azione, che li espone a un doppio rischio: la clandestinizzazione da una parte; il linciaggio dall’altro, come la grande manipolazione e montatura della mancata visita del Papa alla Sapienza ha dimostrato. La necessità di riservarci più tempo per parlare del da farsi ci ha portato a estendere il programma dei lavori congressuali alle serate sia di venerdì 15 che di sabato 16, fino a mezzanotte. Oltre a decidere – se non lo hai ancora fatto – di venire a Salerno [preannuncia la tua partecipazione], non prendere impegni serali, dunque 🙂
In questi stessi giorni, prosegue il digiuno di dialogo con il Ministro della Salute Livia Turco, che abbiamo avviato una settimana fa insieme a Mina Welby, Lucio Bertè e Domenique Velati. Abbiamo ottenuto un primo importante risultato, che abbiamo salutato con 48 ore di cibo: la fissazione del 6 marzo come termine per la ratifica definitiva dell’aggiornamento del nomenclatore per i disabili da parte delle Regioni. Altri impegni sono stati assunti per quanto riguarda i criteri meritocratici di finanziamento alla ricerca, la prevenzione degli errori medici e il passaggio alla Asl della medicina penitenziaria.
Ma il digiuno prosegue, con tante compagne e compagni insieme ai quali chiediamo al Ministro un atto dovuto, minimo, ma emblematico dell’immobilismo politico: il rinnovo delle linee guida sulla fecondazione assistita, scadute da oltre 6 mesi. [per aderire]
Congresso dunque…e radicali,…e nonviolenza,…e "dal corpo dei malati al cuore della politica", nella consapevolezza che questa "roba" di cui ci ostiniamo ad occupare noi "iscritti Coscioni" [per iscriversi] possa avere più durata e più forza di quella esibita da tanti potenti nuovisti che avanzano e imperversano.
Marco Cappato