Libertà di parola. Lettera al Presidente del Consiglio Regionale e all’Assessore alla sanità del Veneto

Venezia, 6 febbraio 2008

Egregio Presidente Marino Finozzi, Gentile Assessore Francesca Martini,

mercoledì 11 luglio 2007 il Consiglio regionale approvava con voto unanime la mozione n.67 presentata dai Consiglieri Covi, Bertipaglia, Laroni, Zanon, Gallo, Bond, Fontanella, Grazia, Piccolo, Stival, Da Re, Ciambetti, Manzato, Conte, Caner, Cancian, Zamboni, Bizzotto, Gianpaolo Bottacin, Foggiato, Franchetto, De Boni, Bettin, Berlato Sella, Rossato, Zabotti, Tiozzo, Variati, Frigo, Azzi e Bonfante, relativa a "la regione Veneto favorisca la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione aumentativa alternativa per i disabili motori non in grado di parlare".

Riprendendo dati e argomentazioni della campagna "libertà di parola" promossa dall’Associazione Luca Coscioni, la mozione evidenziava come alcune patologie del sistema neuro muscolare possono raggiungere livelli di gravità tali da compromettere non solo le funzionalità motorie ma anche la capacità di parlare e di esprimersi. Altresì sottolineava come la moderna tecnologia mette a disposizione strumenti in grado di fornire alla persona impossibilitata a parlare dalla patologia da cui è affetta, la possibiltà di riuscire a comunicare la sua volontà e far sentire le sue parole, anche se "pronunciate" attraverso un programma installato su di un computer. Tali ausili però non sono ancora contemplati nel nomenclatore relativo all’assistenza protesica, causa il suo mancato aggiormanento. La mozione impegnava pertanto la Giunta regionale:

1) ad effettuare, attraverso la segreteria regionale sanità e sociale – in collaborazione con le aziende locali socio-sanitarie – la ricognizione delle tipologie di disabilità che possono trovare giovamento dall’utilizzo dei "Comunicatori simbolici" entro novanta giorni dall’approvazione del presente provvedimento;
2) ad individuare, entro i successivi trenta giorni, le tipologie di disabilità che possono trovare giovamento dall’utilizzo dei "Comunicatori simbolici", in base alle risultanze della ricognizione di cui al precedente punto;
3) a provvedere con successivo atto deliberativo all’individuazione delle risorse economiche necessarie per le tipologie di disabilità individuate.

Essendo passati i 120 giorni previsti per la ricognizione e l’individuazione delle tipologie di disabilità che possono trovare giovamento dall’utilizzo dei "Comunicatori simbolici", e non essendo riuscito a trovare notizia dell’atto deliberativo per l’individuazione delle risorse economiche, a nome della "cellula Coscioni" di Venezia, supporto territoriale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, sono gentilmente a chiedervi informazioni in merito all’adempimento di quanto previsto dalla Deliberazione n. 54, di mercoledì 11 luglio 2007, da parte della Giunta regionale del Veneto.

In attesa di risposta porgo distinti saluti.

Franco Fois – Cellula Coscioni Venezia
3474192117