Fecondazione Assistita, difficolta’ non solo per la Legge 40 ma anche per l’assurdo comportamento delle Regioni

Intervento dell’on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali e di Filomena Gallo, Presidente Associazione Amica Cicogna onlus ed membri della Giunta dell’Associazione Coscioni

Rispondendo ad un mio question time in XII commissione, elaborato con l’Associazione Altra Cicogna onlus, il 10 ottobre scorso, il sottosegretario alla salute Gian Paolo Patta ha confermato la chiusura dell’Unita’ Operativa Semplice di Fisiopatologia della Riproduzione Umana, istituita nel 1999 presso l’IRCCS de Bellis di Castellana Grotte (Ba) e il suo spostamento presso lo stabilimento di Conversano (Bari).

Mi sono dichiarata parzialmente soddisfatta solo per la disponbilita’ del Governo a raccogliere i dati a livello locale, mentre l’insoddisfazione deriva da tutta la vicenda in generale. A questo punto e’ quanto mai evidente che per coloro che ricorrono a tecniche di fecondazione assistita le difficolta’ non solo derivano dalle assurde restrizioni della legge 40 ma anche, come e’ stato ricordato nella risposta del ministero della Salute, dagli interventi a livello locale e regionale che ne dispongono il bello ed il cattivo tempo.

Si arriva cosi’ a situazioni assurde come quella esposta nell’interrogazione: un centro come il De Bellis, che prima dell’entrata in vigore della legge 40 funzionava, dopo la nomina a direttore sanitario di un medico cattolico che si era a suo tempo molto impegnato per far fallire il referendum sulla legge 40, ha sospeso i trattamenti e costretto i pazienti ad emigrare.
Nell’ultimo anno prima della chiusura (2005) il centro ha erogato circa 800 trattamenti maggiori di PMA, 2000 visite specialistiche, 1400 esami seminologici, 400 interventi diagnostico-terapeutici di chirurgia mini invasiva. Nell’anno 2004 l’attivita’ della UOS di Fisiopatologia della Riproduzione Umana ha prodotto un attivo di bilancio pari a 382.621 euro, ed un fatturato totale pari al 13% di quello prodotto dall’intero ospedale, pur avendo a disposizione solo il 5% dei posti letto del nosocomio.

Ma in questo caso numeri importanti come questi non servono, l’assessore alla Salute della regione Puglia ha confermato l’incomprensibile decisione di voler trasferire l’UOS presso il vicino nosocomio di Conversano, fatiscente e in cui non sono presenti le strutture adeguate.

E cosi’ saranno spesi altri soldi per un trasloco inutile e oltre 400 malati saranno costretti ad andare all’estero e comunque fuori regione per farsi curare.

Fatti come questo ripropongono l’urgenza di intervenire sulla materia anche da un punto di vista legislativo. Ricordo l’impegno espresso dal ministro Turco in sede di audizione sulla legge 40 in XII Commissione il 17 ottobre scorso e anche quello dei capigruppo di Italia dei Valori, Comunisti italiani, Rifondazione Comunista, Verdi Ulivo, Sinistra Democratica di calendarizzare le proposte di legge su questo tema.
Una prima occasione d’incontro tra medici, politici e pazienti e’ stata proprio la conferenza stampa organizzata alla Camera la scorsa settimana (1) a poche ore dall’audizione del ministro Turco. Sara’ bene che si ricrei quella rete che si era attivata in occasione del referendum e che e’ diventata urgente per modificare questa legge.

 

 

(1)   http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=684

 

Il testo dell’interrogazione con la risposta: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=654