Embrioni uomo animale, Ass. Coscioni: avanza ricerca in GB, mentre l’Italia proibisce tutto.

Il via libera inglese alla ricerca su cellule staminali prodotte da embrioni ottenuti trasferendo Dna umano in ovociti di mucca privati del loro Dna rappresenta ”una notizia doppiamente positiva, perché si apre una concreta strada di ricerca contro malattie, come Alzheimer e Parkinson, che colpiscono decine di milioni di persone” e ”si crea una soluzione alternativa a quella di incoraggiare migliaia di donne a donare i loro ovociti”. Così intervengono in una congiunta i dirigenti dell’Associazione Luca Coscioni (il segretario ed eurodeputato radicale Marco Cappato, il vicesegretario Rocco Berardo, il consigliere generale Giulio Cossu, uno dei massimi esperti di staminali in Italia, e il co-presidente dell’associazione e ordinario di Storia della medicina Gilberto Corbellini).

”Constatiamo – sottolinea Berardo – il grande grado di civiltà della Gran Bretagna, che sceglie una nuova via di ricerca dopo aver consultato l’opinione pubblica, mentre in Italia siamo fermi alla discussione sulle linee guida della proibizione della legge 40”.

”L’autorità britannica – precisano Cappato, Corbellini e Cossu – e’ giunta a tale decisione al termine di un serio processo di informazione e consultazione dell’opinione pubblica, una procedura esemplare e una lezione di laicità per la nostra politica, ostaggio di veti clericali e anti-scientifici”.

”Anche gli scienziati e ricercatori italiani – conclude Berardo – potrebbero dar vita a una grande mobilitazione dell’opinione pubblica se solo smettessero di lamentarsi nel chiuso dei loro laboratori e, passando alla denuncia pubblica, si opponessero a leggi dettate dalla proibizione e dalla morale religiosa”.