Staminali embrionali potrebbero curare malati di cuore. Legge 40 impedisce ricerca in Italia

Comunicato stampa dell’eurodeputato Marco Cappato (RNP) 

 

La ricerca sulle cellule staminali embrionali registra l’ennesima scoperta di cura per i malati. A beneficiarne sono questa volta i malati di cuore, che potrebbero sottoporsi nel giro di pochi anni a una terapia contro gli attacchi cardiaci. 

La scoperta è stata fatta dall’Università di Washington in concomitanza con la compagnia biotecnologica Geron. Gli scienziati hanno impiantato cellule cardiache derivate da staminali embrionali umane in dei topi, quattro giorni dopo che questi avevano avuto un attacco cardiaco. Il risultato è che le staminali embrionali hanno aiutato a ricostruire i muscoli cardiaci degli animali e hanno migliorato il funzionamento del cuore preso nel suo insieme. 

Accanto alle congratulazioni per il team di scienziati di Washington, dobbiamo purtroppo constatare come una scoperta del genere non si sarebbe mai potuta verificare in Italia. La legge 40, infatti, proibisce la ricerca sulle cellule staminali derivate da embrioni sovrannumerari, con la conseguenza che anziché utilizzare gli embrioni per la ricerca, questi vengono lasciati marcire nella Biobanca di Milano. Il divieto di utilizzare le staminali embrionali costituisce un grave handicap per gli scienziati italiani e una speranza di cura in meno per i malati.