Staminali cordone ombelicale: all’ospedale Buzzi di Milano si nega il diritto alla conservazione autologa

Intervento dell’on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali

In Italia le staminali del cordone ombelicale si possono conservare in banche pubbliche per uso allogenico (cioe’ a disposizione di chiunque e senza specificare per chi), mentre per quello autologo (cioe’ per se stessi) e’ consentito solo per “famiglie ad alto rischio di avere ulteriori figli affetti da malattie geneticamente determinate” oppure, senza questi vincoli, inviandole in banche estere previa autorizzazione del Centro Nazionale Trapianti.

Ma neanche questo minimo diritto e’ assicurato, perche’ la maggiorparte degli ospedali italiani non e’ attrezzata per il prelievo del cordone ombelicale. Attualmente se ne raccoglie meno del 10%, mentre il restante 90% viene buttato tra i rifiuti biologici della sala parto.

E come se cio’ non bastasse, ecco che anche ospedali importanti mettono i bastoni fra le ruote. E’ il caso dell’ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano, dove ogni anno nascono 4.000 bambini. Grazie ad alcune segnalazioni e dopo avere provato io stessa a chiamare il centralino, sono venuta a conoscenza che alla richiesta di avviare le procedure per conservare il cordone ombelicale nelle banche estere, il centralino risponde che il primario  in accordo con la direzione sanitaria, non consente il prelievo del sangue cordonale a fini autologhi ma solo allogenici. Cioe’ al Buzzi di Milano non si applica la legge.

Ho rivolto, quindi, al ministro della Salute un’interrogazione per sapere quali provvedimenti intenda prendere per far si’ che venga rispettato il diritto alla conservazione autologa nelle banche estere previsto nell’ordinanza dello stesso ministero (1) e per fronteggiarne questa evidente violazione.

Il ministro Livia Turco, in recenti dichiarazioni, aveva sottolineato l’ipocrisia della legge italiana che vieta le banche private nel nostro territorio ma permette l’esportazione del cordone in quelle all’estero. Al Buzzi di Milano hanno deciso di risolvere l’ipocrisia contro la legge e sulla pelle delle donne!

Qui il testo dell’interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=597