Oggi nelle commissioni congiunte Affari Sociali e Giustizia della Camera sono state audite Mina e Carla Welby, rispettivamente moglie e sorella di Piergiorgio Welby. Si tratta di audizioni informali sui temi di fine vita, per aiutare il legislatore a meglio inquadrare il problema.
A mio avviso e’ stato offerto lo spunto per far capire che le leggi devono servire a normare la vita di tutti i giorni, aiutando il legislatore a rifuggire dall’astrattismo della norma. Mi auguro che questo possa servire alla discussione in Senato sul testamento biologico, si’ che decida per il rispetto della volonta’ del paziente. Si puo’ anche discutere sui massimi sistemi, ma e’ importante che il risultato siano norme semplici e applicabili, non lasciando aperta la porta al medico che non intende ottemperare alle volonta’ di chi ne ha lasciato traccia.
