Caso Welby/Riccio: Dichiarazionedi Sergio Ravelli ed Ermanno de Rosa

Il dott. Riccio ha dimostrato la piena rispondenza del suo operato ai principi ed alle norme del codice deontologico dei medici italiani. La Commissione di disciplina dell’Ordine di Cremona lo ha accertato con un lavoro meticoloso e rassicurante concludendo con l’archiviazione del caso.
Si è accertato il consenso informato del paziente.

Si è rispettata la sua volontà di interrompere il trattamento. Interrompere un trattamento equivale a non avviarlo (sembra ovvio, ma viene affermato per la prima volta pubblicamente in un atto ufficiale). Si è assistito il paziente nel morire e nessun atto eutanasico è stato compiuto.

Ce ne rallegriamo col dott. Riccio e ringraziamo la Commissione per la definizione data agli aspetti umani e politici connessi con il comportamento professionale del valoroso medico di Cremona. Ci conforta anche l’unanimità raggiunta nel qualificato consesso e ci congratuliamo con i professionisti che lo compongono.

La solidarietà espressa con la loro firma da oltre duemila cittadini cremonesi al dott. Riccio è premiata da questo esito ed apprezzata per la testimonianza che dà di un’attenzione premurosa e diffusa per gli aspetti del problema messi in evidenza dalla campagna voluta da Piergiorgio Welby.
Restano tuttavia da chiarire le ragioni che hanno sconsigliato di intervenire ad altri medici in tutta l’Italia.
Restano soprattutto aperte conclusioni umanamente e politicamente importanti, quelle di tipo giudiziario che chiameranno in causa non il codice deontologico, ma le leggi dello Stato: l’obiettivo più importante della campagna voluta da Welby e sulla quale l’Associazione Coscioni è tuttora impegnata.
Rimangono intatte le ragioni per chiedere una legge organica e che sia preparata da indagini conoscitive Parlamentari e Mediche sulle prassi in atto tra medici e pazienti quando la sofferenza delle fasi finali della vita perde ogni speranza di valore e di dignità.

Sergio Ravelli, vice presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, Ermanno de Rosa, segretario dell’Associazione per l’iniziativa radicale a Cremona.