Bioetica: Ass. Coscioni domani presidio Palazzo Chigi per nomina del CNB (dopo 5 mesi d’attesa, e otto giorni di sciopero fame)

Venerdì 1 dicembre, dalle 9.00 alle 11.00
Presidio per la nomina del CNB
Bioetica: “Comitato Nazionale o Conferenza Episcopale”
davanti Palazzo Chigi (marciapiedi galleria Alberto Sordi)

Cappato: Girano voci di continuità col CNB di Berlusconi. Rischio di Comitato inadeguato.

Domani mattina, dalle ore 9.00 alle 11.00 manifestazione / presidio davanti a Palazzo Chigi, in concomitanza con la riunione del Consiglio dei Ministri, per chiedere che il Presidente del Consiglio Romano Prodi nomini il nuovo Comitato Nazionale di Bioetica, dopo oltre 5 mesi dalla scadenza del Comitato nominato da Berlusconi. Alla manifestazione hanno già preannunciato la loro partecipazione tra gli altri Marco Cappato e Rita Bernardini, Segretari dell’Associazione Coscioni e di Radicali Italiani, oggi giunti all’ottavo giorno in sciopero della fame insieme a Rocco Berardo, vice segretario Associazione Coscioni, Diego Galli, responsabile radioradicale.it, Andrea Pessarelli, medico, Yasmin Ravaglia, giornalista, Emiliano Silvestri, giornalista. L’iniziativa nonviolenta ha finora coinvolto oltre 230 persone. Insieme a loro manifesteranno tra gli altri i parlamentari della Rosa nel Pugno Bruno Mellano, Donatella Poretti, Sergio D’Elia, alcuni consiglieri comunali e municipali di Roma tra i quali Gianluca Quadrana e Mario Staderini, e i professori Gilberto Corbellini e Andrea Laforgia.

Cappato: Girano voci di continuità col CNB di Berlusconi. Rischio di Comitato inadeguato.

Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Coscioni all’ottavo giorno di sciopero della fame

Le voci che circolano insistentemente di conferma dell’ex-Presidente D’Agostino – attivo propugnatore del boicottaggio antireferendario sulla legge 40, che sarebbe così alla terza nomina dopo la sua presidenza dal ’95 al ’98 e dal 2000 al 2006 – sono il segnale di una possibile scelta di continuità con il Comitato precedente (nominato da Berlusconi e dal quale era stato escluso Luca Coscioni), e soprattutto del fatto che 5 mesi e mezzo sono passati invano, non essendo serviti a un aperto confronto sulla questione. In particolare, non c’è stata alcuna consultazione formale con le forze politiche sul ruolo del comitato, le sue regole e la sua composizione, come invece sarebbe stato necessario per arrivare a un Comitato adeguato al suo compito.