Comitato bioetica, Federico: L’ovocita fecondato va tutelato, la libera scelta individuale forse

Dichiarazione di Valerio Federico, Consigliere Generale Associazione Luca Coscioni

Il Comitato Nazionale di Bioetica – di nomina governativa – ha approvato a maggioranza (26 voti a favore e 12 contrari) un parere che interpreta la legge 40 in modo rigoroso: anche nelle prime 16-30 ore – quando cioè nell’ovocita fecondato, da alcuni chiamato “ootide”, non si sono ancora fusi i due patrimoni genetici – si deve parlare di vita umana individuale meritevole di tutela giuridica (neanche l’ootide, dunque, si potrà congelare a beneficio delle coppie sterili e delle speranze dei malati).

Alcuni mesi fa, nel periodo precedente al referendum, a seguito di una proposta di Amato che distingueva la fase presingamica (patrimoni genetici ancora separati) da quella postsingamica nel tentativo di superare parte delle questioni referendarie, si aprì un dibattito tra gli esperti. La decisione del Comitato chiude la questione, l’Italia si fa paladina di una delle posizioni più retrograde nel mondo occidentale.

Il 30 settembre, inoltre, il Comitato si esprimerà sull’alimentazione dei pazienti in stato vegetativo (come Terry Schiavo). Non c’è da essere ottimisti vista la linea etica prevalente nel Comitato. Alimentare e idratare queste persone può essere una forma violenta di accanimento terapeutico così come un’azione rispettosa dell’individuo: è necessario che ognuno possa esprimere la sua volontà liberamente per evitare che nel caso si dovesse trovare in una situazione simile sia “l’etica maggioritaria” di un Comitato o di un Parlamento a decidere.