La Consulta chiamata a esprimersi sul divieto di sottoscrizione delle liste elettorali tramite firma digitale

Filomena Gallo e Marco Cappato commentano: “La Consulta elimini la discriminazione contro le persone con disabilità grave”

Si è tenuta questa mattina l’udienza in Corte costituzionale in tema di discriminazione contro i cittadini con disabilità grave derivante dal divieto di sottoscrivere la presentazione di liste elettorali attraverso la firma digitale. Il caso è stato sollevato da Carlo Gentili, completamente paralizzato a causa della SLA, che, con il sostenuto dall’Associazione Luca Coscioni, ha fatto ricorso perché non poteva apporre una firma autografa per presentare una lista elettorale in occasione delle elezioni della scorsa primavera.

“Una persona con disabilità che non può apporre una firma autografa oggi nel nostro Paese può utilizzare la firma certificata, ma non per tutto, non per presentare una lista politica. Oggi abbiamo chiesto alla Corte costituzionale che questa discriminazione sia eliminata. E’ una grande occasione che ha la Corte Costituzionale, grazie al ricorso di Carlo Gentili, di eliminare questa discriminazione contro le persone con disabilità, a beneficio della partecipazione democratica”, hanno dichiarato Filomena Gallo, avvocata e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

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Lo scorso aprile era stata, infatti, sollevata davanti alla Corte Costituzionale, tramite un’ordinanza emessa dal Tribunale di Civitavecchia, la questione della preclusione per le persone con disabilità di sottoscrivere con firma digitale le liste elettorali in occasione delle elezioni regionali. Il caso è quello di Carlo Gentili, – fratello del Co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni Marco, anche lui affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica di tipo II, che, completamente paralizzato, non può, tra le altre cose, apporre una firma autografa.  Gentili, in occasione delle elezioni della scorsa primavera, avrebbe voluto utilizzare la firma digitale per poter presentare la lista elettorale Referendum e Democrazia. Una volontà che si è scontrata con la norma che non prevede la firma online per quel motivo. Assistito dall’avvocato Giuliano Fonderico, con il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni, Gentili ha fatto ricorso e il Tribunale di Civitavecchia ha deciso di sospendere il giudizio in corso e trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale.

Oggi in udienza per Carlo Gentili è intervenuto l’avvocato Giuliano Fonderico, l’avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, che con la professoressa Marilisa D’ Amico curato e ha presentato la difesa Lista politica Referendum e Democrazia. L’Associazione Luca Coscioni ha depositato un amicus curiae con l’intero team legale – composto dalla professoressa Maria Elisa D’Amico, dagli avvocati Filomena Gallo, Francesca Re, Rocco Berardo, Nicolò Panigada, Angioletto Calandrini e dalla dottoressa Alessia Cicatelli – per evidenziare quante altre persone che non possono firmare ma che utilizzano la firma qualificata per tutto sono escluse dalla possibilità di partecipare alla vita politica del Paese, tra loro anche Sabrina Di Giulio, consigliere generale dell’ associazione Luca Coscioni ex insegnante di educazione fisica oggi completamente immobile a causa della SLA.

La questione riguarda la possibile violazione degli articoli 2 (diritti inviolabili dell’uomo), 3 (principio di uguaglianza), 48 (diritto di voto) e 49 (diritto all’associazionismo politico) della Costituzione, derivante dalla preclusione della firma digitale nelle procedure elettorali. Il 10 dicembre si terrà l’udienza in Corte costituzionale.

Se la Consulta riconoscesse la discriminazione, potrebbe superare il divieto di sottoscrizione delle liste elettorali con firma digitale, almeno per le persone con disabilità che non possono firmare. La questione assume ulteriore importanza in ragione del fatto che da luglio 2024 è entrata in funzione la piattaforma pubblica per le sottoscrizioni digitali di referendum e proposte di legge di iniziativa popolare, e che potrebbe agevolmente essere utilizzata anche per la raccolta delle firme per la presentazione di liste e candidature alle elezioni.