Voci dal XV Libro Bianco sulle Droghe: ecco cosa si è detto nel podcast

A quasi trentacinque anni dalla sua adozione il Testo Unico sugli stupefacenti 309/90 costituisce il principale strumento di carcerazione in Italia. Il controllo di un fenomeno sociale e culturale dalle proporzioni così estese, circa 8 milioni di persone, è affidato alla criminalizzazione di chi usa, oltre che di chi compra o vende piccole quantità, minando la tutela del diritto alla salute dei coinvolti.

Nel 2024, oltre un detenuto su tre è condannato per reati previsti dal testo unico sulle droghe per condotte che vengono ritenute una minaccia per la salute e la sicurezza pubbliche.

Il Podcast “Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe”, ideato da Marco Perduca e curato da Peppe “Coffee” Brescia, ha coinvolto gli autori della quindicesima edizione di una vera e propria “contro-relazione” di quanto prodotto annualmente dal Dipartimento per le politiche sulle droghe.

L’intento è stato quello di offrire una lettura critica della situazione italiana grazie all’analisi delle varie dinamiche istituzionali, politiche e civiche, dalle rilevazioni statistiche presentando una rassegna degli interventi di riduzione del danno, e soffermandosi sul contesto penitenziario avanzando proposte di legge alternative alla War on Drugs.

Questo il sommario dei temi affrontati:

 ➡ 9 agosto: Le conseguenze penali e sanzionatorie della 309/90

Fin dalla sua entrata in vigore, la legge 309/90, il testo unico sulle droghe, si è tradotta in eccesso di criminalizzazione, congestionamento del sistema giudiziario e diritti interrotti. Le evidenze statistiche mostrano in maniera inoppugnabile come la violazione del testo unico sulle droghe rappresenti la prima e fondamentale causa di crescita della popolazione penitenziaria italiana, mediante un’azione repressiva che si è progressivamente rivolta dalle sostanze ai consumatori. L’analisi dei dati disponibili diviene allora un utile strumento tramite cui fornire una globale istantanea del fenomeno. In quale modo i numeri restituiscono la complessità della materia, e come essi andrebbero letti?

Con: Maurizio Cianchella, dottorando all’università di Perugia e responsabile delle rilevazioni statistiche circa le conseguenze penali e sanzionatorie della legge 309/90.

➡ 9 agosto: L’attacco alla filiera della canapa industriale

Con le sue 800 aziende dedite alla produzione, le 1.500 occupate nella trasformazione, i circa 11mila posti di lavoro creati e i 500 milioni annui di fatturato, la Cannabis a uso industriale rappresenta una delle eccellenze dell’imprenditoria italiana, nella gran parte dei casi gestita da operatori under 35. Il successo commerciale non ha tuttavia agevolato il settore, in passato osteggiato a più riprese e regolato da una legge senza dubbio passibile di miglioramenti. L’attacco istituzionale alla Cannabis a uso industriale sembra oggi essersi di nuovo concretizzato: alcune delle misure contenute nel ddl sicurezza contengono infatti misure che preannunciano una stretta normativa.  Cosa sta avvenendo, e quali i rischi per gli imprenditori del settore?

Con: Mattia Cusani, presidente Associazione Canapa Sativa Italia.

➡ 13 agosto: Le carceri scoppiano, il dossier dell’Associazione Antigone

Sovraffollamento al 130% con 14mila persone in più rispetto ai posti letto regolamentari. Un incremento di 4mila detenuti in dodici mesi.

Istituti Penali per Minorenni oltre la capienza prevista per la prima volta negli ultimi anni. Il tasso spropositato di suicidi, l’eccessivo ricorso alla detenzione per violazione del testo unico sulle droghe, l’inadeguatezza dell’offerta rieducativa. Sono questi alcuni degli aspetti che emergono dal dossier pubblicato lo scorso Luglio da Associazione Antigone, che torna a richiamare l’attenzione sullo stato emergenziale degli istituti penitenziari. Quali sono le riflessioni su cui diviene opportuno soffermarsi? 

Con: Stefano Anastasia, garante delle persone private della libertà personale della regione Lazio.

➡ 16 agosto: Il diritto all’affettività in carcere

Quanto mai al centro del dibattito politico e civile, negli ultimi mesi l’istituzione penitenziaria è stata a più riprese oggetto dei lavori dell’esecutivo.

La focalizzazione su aspetti come la fatiscenza delle strutture o gli episodi di violenza e autolesionismo spesso allontanano l’obiettivo da questioni altrettanto dirimenti, come nel caso del diritto all’affettività dei detenuti o della quotidianità vissuta da questi ultimi, tra permanenza obbligata nelle celle e assenza di attività culturali. A seguito degli interventi della Corte Costituzionale, quali riflessioni si impongono riguardo la tematica?

Con: Sarah Grieco, avvocata, membro de La Società della Ragione, assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli e docente di esecuzione penale.

➡ 20 agosto: Trattamenti alternativi e diritti umani

La detenzione arbitraria rappresenta uno dei maggiori rischi per i consumatori di droghe illecite.  Come ribadito da diversi anni da varie agenzie dell’Onu, la reclusione per reati legati alle droghe dovrebbe costituire l’ultima risorsa e, in linea di principio, dovrebbe essere utilizzata solo per reati gravi. In realtà, circa un quinto della popolazione detenuta a livello mondiale sta scontando condanne per possesso di droga per uso personale. La questione dell’esigibilità del diritto alla salute dei detenuti alle prese con uso problematico di sostanze continua a essere marginalizzata o, come avviene in Italia, pretestuosamente reindirizzata. Quali alternative a criminalizzazione o patologizzazione di queste persone? Quali sono le tutele cui esse avrebbero diritto? E in quale ottica si stanno muovendo le nostre istituzioni? 

Con: Susanna Ronconi, membro del comitato scientifico di Forum Droghe.

➡ 23 agosto: Le nuove sfide per le comunità terapeutiche

Gli interventi di riduzione del danno rappresentano la testimonianza più evidente del ruolo giocato dalla società civile nell’ambito delle politiche sulle droghe. Introdotti nel corso degli anni ‘80 a seguito della diffusione del virus dell’HIV, sono stati uno dei più significativi risultati del lavoro di associazioni e organizzazioni del terzo settore i quali, con l’avvento del nuovo millennio, in molti casi hanno fornito la spinta decisiva per giungere a un approccio di depenalizzazione e regolamentazione. A sette anni dall’introduzione delle pratiche di riduzione del danno all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza, i servizi in Italia rimangono tuttavia discontinui, non omogenei a livello nazionale e scarsamente promossi e finanziati. La fluidità del fenomeno legato al consumo di sostanze interviene a complicare tale quadro. Quali le sfide che le comunità terapeutiche sono chiamate ad affrontare?

Con: Caterina Pozzi, presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità Accoglienti.

➡ 27 agosto: L’Allargamento delle maglie penali

La cultura penalistica italiana ha prodotto negli anni un netto allargamento delle maglie detentive. Al ricorso alle misure alternative non ha fatto seguito una diminuzione del numero dei ristretti, quanto piuttosto una esternalizzazione dello spazio detentivo. Le misure adottate per fronteggiare l’emergenza hanno in diversi casi fatto base su un impianto ancor più repressivo, mediante la creazione di nuove fattispecie di reato, spesso indirizzate alla criminalizzazione della popolazione giovanile. La detenzione diviene così non più l’extrema ratio, ma un mero strumento contenitivo a scapito di individui ritenuti problematici. In tale scenario, il testo unico sulle droghe continua a influire per oltre un terzo delle presenze in carcere. Quali gli strumenti a disposizione in modo da attenuare lo stato di crisi? 

Con: Valentina Calderone, garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale.

 ➡ 30 agosto: Rispondere all’emergenza

L’indirizzo penale italiano sembra quanto mai volto all’inasprimento di leggi e condanne, definendo un’impostazione sempre più punitiva.

La definizione di “discarica sociale”, spesso applicata al sistema penitenziario italiano, sottintende un dato di fatto: oggi, al carcere non si chiede più di rieducare e reinserire, ma di punire e isolare. È in questo quadro che si inserisce il consumo di droghe: stando ai dati ministeriali, circa il 40% dei detenuti italiani è indicato tossicodipendente, sebbene si tratti di una definizione dai labili contorni. Il basso ricorso ai percorsi terapeutici, previsti per legge, aggrava le condizioni patogene del carcere. In che modo la dinamica del sovraffollamento penitenziario incontra quello dell’utilizzo problematico di sostanze, e quali sono gli strumenti a disposizione per affrontare la questione?

Con: Denise Amerini, responsabile CGIL nazionale per le dipendenze e carcere.

➡ 3 settembre: Da #IoColtivo alla Petizione in Europa

Tra gli Stati che hanno finora realizzato provvedimenti di totale regolamentazione della Cannabis, nessuno di essi è un paese europeo.

La War on Drugs, concepita negli Stati Uniti, ha da sempre trovato terreno fertile nel Vecchio Continente. La media della popolazione europea detenuta a causa di reati connessi a droghe illegali si aggira infatti attorno al 18%. Le parziali riforme recentemente avvenute in Stati come Germania, Svizzera e Malta hanno tuttavia richiamato l’attenzione su un argomento solitamente estromesso dalle agende politiche nazionali. In Italia, le istituzioni non sembrano ancora intenzionate ad accogliere l’istanza antiproibizionista, nonostante si tratti di un argomento dal grande eco presso l’opinione pubblica. Quali sono proposte e modalità per portare avanti l’azione riformista a livello nazionale ed europeo? 

Con: Antonella Soldo, presidente di Meglio Legale, e Lorenzo Mineo, coordinatore delle attività di EUmans a Bruxelles.

➡ 6 settembre: Le droghe e il diritto internazionale

Le convenzioni delle Nazioni Unite poste alla base del controllo sulle sostanze illecite hanno plasmato gli interventi normativi portati avanti dalle entità statali. In un’ottica di tutela della salute pubblica e di diritto alla scienza, i divieti internazionali hanno conseguito esiti di fatto fallimentari. Da qualche anno, sulla scorta di ripetute sollecitazioni giunte dalla società civile, le Nazioni Unite sembrano tuttavia aver avviato un processo di rimeditazione del sistema proibizionista, espressa in una serie di documenti che denunciano le violazioni dei diritti umani causati dalla War on Drugs. Si tratta a tutti gli effetti di un atto di autocritica da parte dell’Onu?

Con: Giulia Perrone, assegnista di ricerca in diritto internazionale presso l’università degli studi di Napoli Federico II, e membro di giunta di Science for Democracy e Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

 ➡ 10 settembre: War on drugs, le crepe si allargano

A sei anni dalla sua introduzione, la legge che regolamenta la Cannabis in Canada ha appena concluso la sua prima revisione.

Il Sudafrica approva una riforma per decriminalizzare coltivazione e possesso di Cannabis, l’Uruguay celebra i primi dieci anni di legalizzazione.

Metà della popolazione statunitense vive in un regime di regolamentazione legale della Cannabis. A ciò si aggiungono la parziale legalizzazione avvenuta in Germania, le sperimentazioni in atto in Svizzera, le riforme avvenute a Malta e Lussemburgo. In quale modo la comunità internazionale è ora chiamata ad agire in maniera coordinata a salvaguardia dei diritti umani? 

Con: Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe e direttore di Fuoriluogo.

➡ 13 settembre: 2024, L’anno del ritorno delle terapie psichedeliche?

L’etimologia del termine psichedelico rimanda direttamente al concetto di svelamento della psiche.

Nonostante la parola abbia derivazione greca, la sua formulazione risale a meno di 70 anni fa, quando il termine venne coniato dallo psichiatra canadese Humphry Osmond nell’ambito di uno scambio epistolare con Aldous Huxley. Da allora, le sostanze psichedeliche sono divenute tanto un simbolo della controcultura quanto della repressione generata dalla War on Drugs, generando alternativamente fascinazione o rimozione culturale. Sebbene non si sia trattato di un percorso lineare, negli ultimi anni gli psichedelici hanno ricoperto un ruolo di primo piano nell’ambito del dibattito accademico. Le sperimentazioni più recenti, condotte negli Stati Uniti, hanno contribuito a rinnovare l’interesse nei confronti di queste molecole, gettando nuova luce sulla questione. Quali i possibili sviluppi? 

Con: Marco Perduca, membro di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

➡ 17 settembre: Speciale DDL Sicurezza – Il carcere e le detenute madri

Con la ripresa dei lavori parlamentari avanza anche la discussione sul DDL sicurezza, al centro del dibattito politico degli ultimi giorni.

Tra le varie misure contenute nel provvedimento, un emendamento mira a far decadere l’obbligo di rinvio dell’esecuzione della pena per le detenute incinte o le madri fino ai tre anni di vita dei figli. Le modifiche legislative occorse negli anni, dalla riforma penitenziaria del 1975 alla legge 62 del 2011, non sono state in grado di farsi carico della questione in maniera dirimente. Al 12 Settembre 2024, data di registrazione di questa puntata, il decreto risulta ancora in attesa di approvazione definitiva, pur avendo già ottenuto il via libera da parte della Camera. Stando ai dati divulgati dal Ministero della Giustizia, al 31 Agosto 2024 risultano recluse 18 madri con 21 figli al seguito. Che tipo di giustizia è quella che condanna alla reclusione persone incolpevoli in così tenera età?

Con: Sofia Ciuffoletti, filosofa del diritto e direttrice de L’altro Diritto.

➡ 24 settembre: Speciale DDL Sicurezza – CBD E Canapa a fine industriale

Secondo speciale di Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe dedicato al DDL sicurezza, al fine di commentare gli ultimi aggiornamenti riguardo la Cannabis a basso tenore di THC. Come avvenuto in passato, in assenza di leggi chiare, spetta a tribunali e sentenze il compito di fare giurisprudenza, alimentando confusione e complessità legislative. A distanza di otto anni dalla legge 242, perché persistono tutte queste difficoltà nel normare il comparto della Cannabis a uso industriale? 

Con: Mattia Cusani, presidente Associazione Canapa Sativa Italia.

➡ 1 ottobre: Speciale Summer school di Forum Droghe

Continuano gli approfondimenti di Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe.

Ospite della puntata, Stefano Vecchio, presidente di Forum Droghe, con cui si avrà l’occasione di entrare nel merito dell’articolo redatto per l’ultima edizione del Libro Bianco, intitolato Dal penale al sociale, in direzione ostinata e contraria. Nel corso della chiacchierata si discuterà inoltre della recente edizione della Summer School di Forum Droghe, organizzata in collaborazione con il Coordinamento Nazionale della Comunità Accoglienti.

Con: Stefano Vecchio, presidente di Forum Droghe.

➡ 10 ottobre: I servizi socio-sanitari in carcere

“Considerato che al direttore generale dell’azienda sanitaria spetta il compito di riferire al Ministero della salute e quello della giustizia sulle visite compiute e sui provvedimenti da adottare, l’Associazione Luca Coscioni ha predisposto delle diffide per tutte le ASL d’Italia ad adempiere al proprio compito stabilito dalla Legge, e quindi procedere a sopralluoghi nelle strutture penitenziarie di loro competenza con il fine di apprezzare le circostanze relative all’igiene e le profilassi delle stesse, della fornitura di tutti i servizi socio-sanitari a esse imputati, e di agire di conseguenza qualora esse non siano a norma.”

È questo uno dei passaggi del comunicato stampa mediante il quale lo scorso 8 Agosto Associazione Luca Coscioni ha diffidato le ASL italiane dallo svolgere il proprio servizio all’interno delle strutture penitenziarie. Nel corso dell’approfondimento, si discuterà delle motivazioni alla base dell’iniziativa e dei possibili sviluppi. 

Con: Marco Perduca, membro di Associazione Luca Coscioni e coordinatore dell’iniziativa.

➡ 5 novembre: Speciale molecole psichedeliche

Con l’approfondimento dedicato alle sostanze psichedeliche si chiude Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe.

Sulla scia dell’appello L’Italia apra alle terapie psichedeliche, lanciato da Associazione Luca Coscioni, l’episodio fornirà lo spunto per affrontare tematiche come il meeting sugli utilizzi medici della psilocibina organizzato nell’ambito del XII Congresso Internazionale sui Funghi Medicinali tenutosi lo scorso Settembre, approfondire la storia di queste molecole e proporne una lettura antropologica. 

Con: Tania Re, psicologa clinica, antropologa specializzata in antropologia della salute, consigliera di Associazione Luca Coscioni e socia fondatrice della cattedrale UNESCO Salute antropologia, biosfera e sistemi di cura dell’Università di Genova.