Negli ultimi anni Australia, Israele, Repubblica ceca, Canada e USA hanno aperto all’uso terapeutico e compassionevole della psicoterapia psichedelica assistita nel fine vita consentendo un utilizzo limitato, cauto e rigoroso di composti e sostanze che se non utilizzate in contesti medico-scientifici sarebbero proibite.
Si tratta di eccezioni alla regola per cui diviene centrale l’interesse alla salute della persona morente rispetto alle giustificazioni penali delle normative sulle sostanze narcotiche e psicotrope. Occorre mettere al centro il supremo obiettivo di alleviare le sofferenze delle persone nel pieno rispetto del “diritto alla scienza” che obbliga gli Stati a garantire il diritto a “godere del progresso scientifico e delle sue applicazioni” indipendentemente da dove questo avvenga.
Questa nuova iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni intende accrescere consapevolezza medico-scientifica e ampliare le competenze legali necessarie per favorire un dibattito pubblico che concorra a rendere possibili anche in Italia esperienze di uso terapeutico degli psichedelici nelle fasi finali della vita