Piano nazionale Fentanyl, Perduca: “Nuove proibizioni con rischi per salute e senza rafforzamento riduzione del danno”

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Dichiarazione di Marco Perduca, presidente del Comitato promotore del Referendum Cannabis legale

Il piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici presentato oggi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e i Ministri Schillaci, Valditara e Abodi è stato lanciato a seguito di un unico sequestro a Piacenza del potente oppiaceo non destinato al mercato sanitario e a fronte di zero morti per overdose.

Pur non avendo previsto nuovi reati o indurimenti di pene, aver incluso nelle tabelle delle sostanze sotto strettissimo controllo internazionale alcuni precursori necessari per la produzione di medicine potrebbe creare difficoltà per la loro importazione aggravando la burocrazia nella richiesta di permessi. Nel 2023 nell’Unione europea, dove vivono quasi mezzo miliardi di persone, si sono registrate 107 overdosi per Fentanyl, una novità da tenere sotto controllo ma niente rispetto alle 70.000 degli USA.

Ammesso, e comunque non concesso, che in Italia vi sia quindi un’emergenza, nel momento in cui il Governo che ritiene le cure palliative l’alternativa al suicidio assistito lancia il piano anti-Fentanyl dovrebbe parallelamente investire nel rendere disponibili la morfine, e il Fentanyl legale, in modo omogeneo in tutto il Paese per essere conseguente alla propria propaganda.

Allo stesso tempo occorre promuovere l’accesso al naloxone (Narcan) come potente antidoto alle overdosi, si tratta infatti di una misura di riduzione del danno prevista da anni dai livelli essenziali di assistenza ma mai debitamente finanziata.