In Veneto non è stata colta l’opportunità. Ma il diritto a morire resta

Liberi Subito Veneto

Filomena Gallo e Marco Cappato sul mancato accoglimento di Liberi Subito: “Ci auguriamo che il Consiglio regionale torni ad esprimersi”

Al fianco di Gheller, potenzieremo il Numero Bianco sul fine vita, per aiutare i cittadini ad avere tutte le informazioni e per far valere i propri diritti

Ringraziamo i 9.062 cittadine e cittadini veneti che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni per dare procedure e tempi certi all’attuazione della sentenza “Cappato – Dj Fabo” della Corte costituzionale sul fine vita, su iniziativa del Comitato Promotore Veneto di “Liberi Subito”, composto tra gli altri da Diego Silvestri, Laura Parotto, Matteo Orlando, Matteo D’Angelo e Fulvia Vittoria Tomatis. Così facendo, hanno creato una grande opportunità di confronto pubblico e dibattito democratico su un tema così presente nella realtà sociale ma tenuto nascosto dalla politica ufficiale.

Dobbiamo prendere atto che, nonostante l’impegno generoso di tante Consigliere e Consiglieri regionali che hanno agito sulla base di convinzioni invece che di appartenenze politiche, l’opportunità creata non è stata per il momento accolta dalla maggioranza assoluta dei votanti in Consiglio regionale. Auspichiamo che il Consiglio vorrà presto tornare ad esprimersi e approvare il testo.

Siamo comunque certi che il confronto di queste settimane non sia avvenuto invano. È infatti cresciuta nell’opinione pubblica veneta la consapevolezza dell’esistenza in Italia, a determinate condizioni, del diritto di ottenere l’aiuto medico alla morte volontaria, come già i casi di Federico Carboni nelle Marche, “Anna” in Friuli e “Gloria” in Veneto hanno dimostrato. Non dimentichiamo, sempre in Veneto, la coraggiosa lotta di Stefano Gheller, al quale rivolgiamo i nostri auguri di pronta guarigione e che invitiamo a proseguire questa battaglia insieme a noi, da oggi con ancora più forza e determinazione.

Indipendentemente dall’esito del voto del Consiglio regionale veneto, il diritto stabilito dalla Consulta resta comunque in vigore, anche senza quelle procedure chiare e tempi certi che la nostra legge avrebbe stabilito e ci auguriamo presto stabilirà. Continua dunque in tutte le altre Regioni italiane e in tutto il Paese la lotta dell’Associazione Luca Coscioni per consentire alle persone di vivere libere fino alla fine. Rilanceremo e potenzieremo immediatamente, anche in Veneto, l’attività del Numero Bianco sul fine vita (06-99313409) per aiutare i cittadini ad avere tutte le informazioni e per far valere i propri diritti.