La Regione Piemonte dichiara la PDL Liberi Subito ammissibile

Dall’Associazione Luca Coscioni: “Attendiamo con urgenza avvio della discussione”

Dopo l’esito positivo del controllo delle oltre 11.000 firme da parte del Consiglio regionale del Piemonte, che ha certificato il raggiungimento della soglia necessaria al deposito della proposta di legge sul “suicidio assistito” Liberi Subito, è arrivata nelle scorse ore anche la comunicazione della ammissibilità della proposta elaborata dall’Associazione Luca Coscioni da parte della Regione.

Il testo mira a definire tempistiche e procedure certe per le persone malate in possesso delle condizioni dettate dalla Consulta con la sentenza 242/2019, evitando loro anche un calvario giudiziario quando ostacolate da ostruzionismi delle aziende sanitarie locali, come avvenuto in queste giornate nel Lazio a Sibilla Barbieri, malata oncologica che si è recata in Svizzera per ottenere la propria morte volontaria medicalmente assistita con l’accompagnamento del figlio e l’aiuto di Marco Perduca attraverso l’associazione Soccorso Civile guidata da Marco Cappato.

La Regione Piemonte, come già fatto da Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, ha ritenuto che le norme contenute nella proposta di legge rientrino nelle sue competenze e siano rispettose della Costituzione italiana. Oltre a queste anche Sardegna, Puglia e Marche hanno depositato la Proposta di legge, ma tramite l’iniziativa di alcuni consiglieri regionali, così da rendere non necessaria la raccolta firme. Analoga proposta è stata depositata in Basilicata grazie all’azione dei Comuni e raccolte firme sono in corso in Lombardia e Toscana.

Dichiara Davide Di Mauro dell’Associazione Luca Coscioni e Coordinatore per la Proposta di legge Liberi Subito in Piemonte: “Ringrazio tutti i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione, ma anche tutte quelle persone che si sono spese per giungere ad un esito favorevole del voto e aver così adottato senza reticenze l’unica decisione possibile: la dichiarazione di ammissibilità della nostra proposta di legge. Attendiamo ora con urgenza l’avvio della discussione per dotare anche la Regione Piemonte di una legge rispettosa della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale e che garantisca tempi e procedure certe per chi intende richiedere al Sistema Sanitario Regionale la verifica delle proprie condizioni di salute al fine di accedere all’aiuto medico alla morte volontaria. Anche dal Piemonte oggi il pensiero va a Sibilla Barbieri, ai suoi figli e alle persone che, disobbedienti, mettono a rischio la propria libertà per aiutare gli altri”.

La discussione su analoghe proposte di legge è già stata avviata in Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Veneto e nei prossimi giorni verrà avviata nelle Marche.