Presentata a Milano la prima Assemblea civica estratta a sorte in Italia

L’Assemblea si svolgerà nel capoluogo lombardo, giovedì 19 e venerdì 20 ottobre e sarà aperta a tutti. L’argomento sarà la Genitorialità sociale. Seguiranno raccomandazioni per le istituzioni. Al via le iscrizioni

Filomena Gallo e Marco Cappato commentano: “È un modello alternativo allo scontro ideologico che domina il dibattito parlamentare e mediatico e un importante strumento di democrazia utilizzata anche in Francia, Spagna e Irlanda”

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Luca Coscioni, insieme a Eumans, ed è finanziata dall’Unione europea, col patrocinio dell’Università degli Studi di Milano “La Statale”. QUI tutti i dettagli.

Il 19 e il 20 ottobre, presso l’Università degli Studi di Milano “La Statale”, si terrà la prima Assemblea civica estratta a sorte in Italia, uno strumento democratico innovativo utilizzato da qualche anno in molti paesi del mondo e che riunisce un campione rappresentativo di ogni fascia della popolazione (per età, formazione, regione di provenienza). Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Marino dall’Associazione Luca Coscioni e da Eumans, che condurranno il progetto con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano.

Nel corso del test i partecipanti, come nelle Assemblee reali, verranno prima informati da esperti, poi chiamati a discutere su un tema di rilevanza collettiva per poi deliberare proposte e raccomandazioni da porre all’attenzione delle Istituzioni. In Francia, Spagna e Irlanda le Assemblee sono già una realtà utilizzata per affrontare temi come il fine vita, l’aborto e il cambiamento climatico.

Sarà un appuntamento aperto a tutti. L’Associazione Luca Coscioni, insieme a Eumans, sta coinvolgendo associazioni, gruppi di interesse, confessioni religiose con posizioni anche diverse sugli argomenti trattati. Questa mattina infatti erano presenti oltre agli organizzatori anche Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale di Milano, Marilisa D’Amico, Prorettrice e professoressa ordinaria di diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Milano, Don Giulio Mignani, sacerdote sospeso per posizioni «non conformi» su coppie Lgbtq+, adozioni, aborto ed eutanasia e il Dottor Youssef Zahir, Imam del Centro islamico cremasco.

Il 19 e 20 ottobre si discuterà di Genitorialità sociale. Al termine di sessioni informative cui parteciperanno esperti, accademici e rappresentanti della società civile, l’Assemblea proverà a trovare una sintesi fra i vari punti di vista su quattro argomenti:

  1.  l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita
  2. la gravidanza per altri
  3. le adozioni
  4. la circolazione dello status giuridico di figlio

Marco Cappato commenta: “Noi vogliamo che questa iniziativa diventi anche una riforma parlamentare per introdurre le Assemblee civiche estratte a sorte nel nostro ordinamento con un potere consultivo nei confronti del governo e del parlamento. La faremo come si fa in altre parti d’Europa per affrontare temi che i partiti non riescono ad affrontare. Qui è stato scelto un tema sul quale la politica offre spettacolo di rissa, da una parte con proposte di criminalizzazione di chi vuole avere un figlio, dall’altra di un rischio di una commercializzazione senza regole. Invece di battaglie ideologiche ed estreme c’è bisogno di gente che abbia voglia di discutere e di capire. A questo punto, se non ci sono riusciti i partiti, ci provino i cittadini.

La politica dei partiti è ostaggio di una rissa permanente, fatta di espressioni vuote, sul tema della genitorialità sociale come sul fine vita. Macron in Francia ha convocato un’Assemblea di cittadini estratti a sorte per sminare il campo dell’eutanasia e del fine vita dalla battaglia ideologica, a favore o contro, che su questi temi si rischia di produrre immancabilmente”.

Filomena Gallo aggiunge: “Molte conclusioni delle Assemblee civiche sono diventate poi leggi, conquistando riforme che i politici eletti, troppo impegnati a inseguire il consenso popolare o a scontrarsi tra maggioranza e opposizione, non erano riusciti ad adottare. Noi vogliamo promuovere un modello alternativo, con il coinvolgimento diretto e informato dei cittadini. Nelle Assemblee civiche estratte a sorte, infatti, i partecipanti vengono selezionati secondo un criterio statistico, rappresentativo della società, e preparati da esperti per decidere sui grandi problemi che la politica non affronta. In Francia, Spagna e Regno Unito hanno discusso misure contro il cambiamento climatico, in Irlanda hanno cambiato la Costituzione e approvato una legge sull’aborto, in Canada una legge elettorale”.

QUI tutti gli approfondimenti sull’Assemblea civica estratta a sorte