“Il divieto di trascrivere i figli nati da coppie dello stesso sesso all’Estero è discriminatorio”

coronavirus e europarlamento

Lo afferma il Parlamento europeo che condanna la circolare del Ministro dell’Interno Piantedosi

Per noi dell’Associazione Luca Coscioni questa è una conferma

Oggi, 30 marzo 2023 il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha approvato l’emendamento presentato dal gruppo Renew Europe in forza del quale è stato aggiunto il paragrafo 9bis alla Risoluzione sulla “Situazione dello Stato di diritto nell’Unione Europea” con cui l’Unione Europea:

condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali;

ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattatto dei loro figli;

ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989;

esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità LGBTQI + in Italia;

invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione.

“La posizione europea è conforme a quanto abbiamo immediatamente denunciato negli scorsi giorni: la circolare n. 3/2023 del Ministro dell’Interno Piantedosi non è un atto giuridicamente vincolante. Anzi, il vigente ordinamento impone ai Sindaci, nella loro qualità di Ufficiali di stato civile, di trascrivere integralmente gli atti di nascita formati all’estero dalle competenti Autorità straniere.

Opporsi alla richiesta di trascrizione integrale, infatti, significa violare i diritti fondamentali dei minori interessati e discriminare i genitori in base al loro orientamento sessuale, come anche confermato dal Parlamento europeo con l’approvazione dell’emendamento presentato dal gruppo Renew Europe“, dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

“I Sindaci italiani – continua l’avvocata Filomena Gallo – hanno dalla loro parte anche le Istituzioni europee, non blocchino quindi le trascrizioni degli atti di nascita di tutti quei minori figli di coppie omogenitoriali solo per l’orientamento sessuale dei genitori”.

La posizione europea evidenzia la lontananza dell’attuale Governo italiano dalle necessità delle famiglie italiane e dai diritti di tutti i soggetti coinvolti, in violazione dei loro fondamentali diritti solo a causa dell’orientamento sessuale.

È, quindi, necessario che le Amministrazioni Comunali si adeguino alla normativa vigente, letta in conformità alla Carta costituzionale e alla posizione europea, così da garantire che nessun figlio venga discriminato a causa dell’orientamento sessuale dei genitori.