Si autodenunciano in tre, rischiano 15 anni. In 17 pronti a disobbedire.

F.Maltese: “Prossimo accompagnamento in Svizzera a fine febbraio”

V.Fiume: “In onore dei 2 mln di italiani che volevano esprimersi sul referendum Eutanasia”

F.Gallo e M.Cappato: “Depositato elenco di tanti disobbedienti. Un’adesione unica al mondo

Felicetta Maltese, Virginia Fiume e Marco Cappato si sono auto denunciati questa mattina a Bologna  presso la stazione dei Carabinieri di Via Vascelli 2 per l’aiuto offerto alla signora Paola di 89 anni a Bologna, morta ieri in Svizzera dove ha ottenuto la morte volontaria assistita. Pur non avendo accompagnato la signora Paola in Svizzera, Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, si è autodenunciato, in quanto responsabile legale dell’organizzazione Soccorso Civile, fondata con Mina Welby e Gustavo FraticelliI, realtà che fornisce, alle persone discriminate in Italia, le informazioni e in alcuni casi assistenza logistica e finanziaria per ottenere aiuto medico alla morte volontaria.

Paola ha dovuto recarsi all’estero in quanto non poteva accedere “all’aiuto al suicidio” in Italia perché, come già accaduto a Massimiliano, Romano (parkinsonismo) e Elena Altamira (paziente oncologica), non era in possesso di uno dei requisiti previsti dalla sentenza della Consulta 242/2019 relativa al caso Cappato-Antoniani, ovvero non era “tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale”. Nel nostro Paese, proprio grazie alla disobbedienza civile di Cappato per l’aiuto fornito a Fabiano Antoniani e quindi grazie alla sentenza 242/19 della Corte costituzionale l’“aiuto al  suicidio” è possibile legalmente quando la persona malata che ne fa richiesta è affetta da una patologia irreversibile, fonte di  sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e – appunto – è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. Tali condizioni e le modalità devono essere state verificate dal SSN, come accaduto nel caso di Federico Carboni, il quale lo scorso giugno ha potuto accedere al “suicidio assistito” senza che l’aiuto fornito configurasse reato.

“Da quando sono in pensione aiuto le persone che hanno bisogno, per recarsi alle visite mediche, alle terapie. Anche in questo caso,  e come ho fatto con Massimiliani, ho offerto un aiuto su richiesta di persone malate che vivono intollerabili discriminazioni – ha dichiarato Felicetta Maltese . Non ci sono malati di serie A e serie B. Continueremo insieme all’associazione soccorso civile.org,  abbiamo già preso impegni con altri malati già nel mese di febbraio. Siamo già in 17 pronti a rischiare il carcere e si stanno unendo sempre più volontari. Più persone si uniscono a noi, più persone possiamo aiutare. La replica di Virginia Fiume, copresidente di Eumans, movimento paneuropeo di cittadini fondato da Marco Cappato. E’ stata un’esperienza davvero importante il poter vedere con quale determinazione Paola si è avvicinata al momento in cui poteva affermare la sua scelta pur in condizioni limitanti. Era una donna piena di voglia di vivere, ma distrutta dal dolore. Il motivo per cui ho accettato di aiutarla è che persone come lei non possono farcela da sole , ho messo a disposizione il mio corpo e la mia energia. Importante sapere che non siamo sole, a essere entrati a far parte dell’associazione Soccorso civile siamo ad oggi in 17 ma il numero crescerà già nei prossimi giorni. E poi ci sono quei quasi due milioni di cittadini da onorare che volevano un referendum sul tema ma cui hanno negato la possibilità di esprimersi democraticamente.  Continueremo a lottare fino a una legge che affermi la libertà di scelta. Anche in Europa con Eumans faremo il possibile per portare in europa bisogno di buone leggi sul fine vita.

Abbiamo appena depositato l’autodenuncia di Marco Cappato, Felicetta Maltese e Virginia Fiume, per l’ aiuto fornito alla signora Paola, che ieri ha consapevolmente scelto di porre fine alle proprie sofferenze – ha dichiarato Filomena Gallo, avvocato e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, difensore di Marco Cappato  e coordinatrice del collegio legale di studio e difesa -. Abbiamo anche depositato un elenco di persone che hanno aderito all’associazione soccorso civile, intenzionate a loro volta ad aiutare le persone che ne faranno richiesta fino a quando sarà emanata una legge che rispetti le volontà di scelta dei malati e che consenta di procedere nelle scelte di fine vita senza distinzione. Siamo a disposizione della magistratura, attendiamo gli sviluppi. Ha chiuso Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e legale rappresentante dell’organizzazione Soccorso civile.org: Sottolineo la forte responsabilità che si sono assunte Virginia e Felicetta. In tanti hanno già raccolto l’appello, una cosa inaudita al mondo che così tante persone si assumano una responsabilità così grande, grazie per essere parte di questa organizzazione, soccorso civile.org di cui sono legale rappresentante, ragione per cui mi sto autodenunciando. L’obiettivo è quello di interrompere la violenza che le leggi dello stato continuano a provocare sulle tante persone che soffrono