Articolo di Anna Alberti per iO Donna
Filomena Gallo nata nel 1968 è avvocata cassazionista. Con varie associazioni, tra cui Amica Cicogna che ha fondato nel 1998, e l’Associazione Luca Coscioni, di cui è segretaria dal 2011
Mentre conversiamo sulle sue ginocchia c’è Vittoria, 3 anni, figlia di amici con cui ha condiviso una pausa nell’estate rovente. Vivace e curiosa, la piccola torna presto ai suoi giochi, così Filomena Gallo è tutta per noi.
Capelli scuri morbidamente appoggiati sulle spalle, eloquio pacato con le sonorità del sud e un’innata facilità al sorriso, l’avvocata cassazionista con la sua calma determinazione è stata protagonista delle più dure battaglie degli ultimi 25 anni in tema di diritti della persona. E molte le ha vinte, insieme all’Associazione Luca Coscioni (Alc) di cui è segretaria nazionale dal 2011.
Grazie anche a lei dal 2010 sono nati ogni anno circa 14mila bambini con tecniche di procreazione assistita prima vietate dalla legge 40, smantellata articolo dopo articolo a suon di sentenze della Consulta. Ed è sempre grazie all’azione svolta con il suo collegio legale – e alla disobbedienza civile di Marco Cappato (tesoriere di Alc) -, se la libertà di scegliere come morire sta diventando un diritto anche nel nostro Paese, dopo la sentenza 2422019 della Corte costituzionale sul caso “CappatoDj Fabo Antoniani”.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.