Caso di “Mario”: “Sui 5.000 euro il Ministro Speranza confonde il futuro con il passato. I costi sono già stati accollati a “Mario”

Ministro della Salute Roberto Speranza

 “L’unico intervento possibile oggi è una necessaria Circolare ministeriale vincolante, per porre fine al boicottaggio del diritto dei malati” 

Intanto centinaia di persone hanno depositato la dichiarazione ai seggi contro l’inammissibilità dei referendum eutanasia e cannabis. E stasera a Fermignano veglia per Fabio Ridolfi organizzata dal Comune

Il Ministro della salute Roberto Speranza, intervenendo oggi su “La Stampa” in riferimento alla necessità per “Mario” di pagare circa 5.000 euro per la strumentazione necessaria al “suicidio assistito”, scrive che “non è ipotizzabile che i costi siano a carico del paziente”, e che su questo aspetto “il Governo, laddove ve ne sia bisogno, non farà mancare un tempestivo chiarimento e intervento”.

 

“Pur rinnovando la gratitudine per l’interessamento diretto da parte del Ministro Speranza, non possiamo non notare che il Ministro sembra confondere il futuro con il passato  – replicano Filomena Gallo e Marco Cappato dell’Associazione Luca Coscioni – . “Mario” ha infatti già dovuto sborsare i 5.000, coperti dalla raccolta fondi pubblica lanciata dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. Non si tratta dunque di ipotizzare un “intervento” del Governo “laddove ve ne sia bisogno”. Si tratta semmai di attuare un rimborso a “Mario” e di emanare precise Direttive vincolanti  affinché un episodio del genere non si riproduca. E’ quanto andiamo chiedendo al Governo da mesi anche con Atti di Diffida. In assenza di una circolare ministeriale i Servizi sanitari regionali possono impunemente proseguire il boicottaggio della sentenza “Cappato / Antoniani” della Corte costituzionale, in vigore da quasi tre anni senza mai poter essere stata applicata. L’inerzia parlamentare non può e non deve fungere da alibi per disapplicare le norme in vigore stabilite dalla Consulta.

 

Chiediamo pertanto al Ministro Roberto Speranza e al Governo di attivarsi contro l’inerzia delle Aziende Sanitarie Regionali attraverso i loro poteri affinché, in applicazione della sentenza 242/19 della Consulta, mai nessun malato debba attendere i tempi di Fabio Ridolfi, costretto a scegliere la sedazione profonda a causa dei ritardi della ASUR, di  “Antonio’ che attende una risposta da 20 mesi, di “Mario” che ne ha attesi 18. E alla luce della odierna dichiarazione del Ministro Roberto Speranza,  chiediamo che sia disposta con atto urgente la fornitura ad ogni malato di tutto quanto previsto nel parere sulle modalità da parte delle ASL, affinché la persona quando vorrà possa procedere con auto somministrazione del farmaco secondo le procedure previste (nel medesimo parere ricevuto). 

 

Intanto, in occasione del Referendum odierno sono già centinaia le segnalazioni di persone che hanno aderito all’iniziativa promossa dai Comitati promotori dei referendum Eutanasia e Cannabis. Recandosi ai seggi hanno lasciato a verbale al Presidente di seggio la seguente dichiarazione:Non mi sarà permesso di votare i referendum in materia di eutanasia e di cannabis, promossi per la prima volta dopo oltre 10 anni con le firme dei cittadini, perchè la Corte costituzionale li ha dichiarati inammissibili con motivazioni arbitrarie e in contrasto con quanto previsto dall’articolo 75 della Costituzione. Questa ennesima negazione del diritto a esercitare la sovranità popolare mediante referendum va contro gli obblighi internazionali della Repubblica italiana e prefigura una violazione dei diritti civili e politici di tutti i cittadini del nostro Paese’.

Iniziativa mirata  a “testimoniare la necessità per il futuro di impedire che siano nuovamente conculcati diritti fondamentali alla partecipazione democratica per aprono nel Paese ferite molto più profonde di quanto non lo siano le mancate riforme sui singoli temi, per i quali 2 milioni di persone avevano chiesto di poter decidere”.

 

Stasera si terrà la veglia “Siamo con Fabio”. In piazza Garibaldi di Fermignano si ritroveranno quanti vorranno rivolgere un saluto a Fabio Ridolfi, l’uomo che ostacolato dall’Asur Marche nel suo iter per il suicidio assistito ha scelto di porre fine alle sue sofferenze tramite la sedazione profonda e continua. Per l’Associazione Luca Coscioni parteciperà Matteo Mainardi, Coordinatore della campagna Eutanasia legale.