La comunità scientifica occidentale faccia la propria parte nelle sanzioni alla Russia

A seguito dell’aggressione militare all’Ucraina, la rivista “Journal of Molecular Structure” dell’editore Elsevier avrebbe deciso di non accettare più la sottomissione per la pubblicazione di articoli scientifici da parte di autori afferenti ad istituzioni della Federazione Russa.

Concordo che di fronte ad un evento così grave, sia necessario che anche sul piano scientifico le attività della Federazione Russa siano limitate il più possibile. Almeno fino a quando le truppe russe non saranno ritirate, oltre al blocco delle pubblicazioni sulle riviste scientifiche occidentali, dovrebbe essere interrotta ogni collaborazione a progetti comuni, ed ovviamente negata la possibilità per le istituzioni russe di presentare richiesta di finanziamento alle agenzie internazionali.

Sanzionare il progresso scientifico di una nazione ha conseguenze non immediate, ma a medio-lungo termine rilevanti, specie per un paese fortemente militarizzato. E le proteste che potrebbero sollevarsi anche da parte del mondo scientifico, oltre che da quello economico interno, potrebbero contribuire ad un ripensamento almeno parziale da parte di Putin.