“Le Regioni rispettino la sentenza della Corte costituzionale sul suicidio assistito”

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Suicidio assistito Regioni chiamate dal Ministero della Salute ad attivarsi affinché siano rispettate le procedure previste dalla Sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale

A seguito delle azioni legali portate avanti dai legali dell’Associazione Luca Coscioni in difesa dei malati marchigiani, Antonio e Mario, da cui hanno ricevuto mandato, il Ministero della Salute è intervenuto in tema applicazione della sentenza 242/2019 della Consulta in tema di fine vita.

E lo ha fatto tramite una nota risalente al 9 novembre 2021, indirizzata alla Conferenza Stato Regioni affinché il servizio sanitario nazionale dia “concreta attuazione a quanto statuito dalla Corte costituzionale”. La nota continua affermando che:

sussiste una responsabilità del SSN a dare concreta attuazione a quanto statuito dalla Corte Costituzionale e pertanto è necessario che le strutture regionali si adoperino affinché ai soggetti che versano in situazioni caratterizzate da patologie irreversibili e sofferenze intollerabili sia data la possibilità di accedere, nel pieno rispetto di quanto sancito dalla Corte costituzionale, a procedure di suicidio medicalmente assistito”

Nella nota, si legge inoltre una ulteriore conferma dei compiti dei Comitati Etici previsti per legge e ribaditi dalla Corte Costituzionale e su possibili integrazioni dei componenti da effettuare con anche ricognizione.

Antonio e Mario, entrambi tetraplegici, sono in attesa ormai da oltre un anno e mezzo che si sblocchi il loro iter per l’accesso al suicidio assistito nelle Marche e tramite i loro legali coordinati dall’avvocato Filomena Gallo, avevano diffidato il Governo affinché attivasse tutti i suoi poteri per dare attuazione al diritto di accedere al suicidio medicalmente assistito nella legalità, considerata l’inadempienza della Azienda Sanitaria Regionale delle Marche. 

Nella nota, il Governo ha poi dato 60 giorni di tempo alle Regioni (scaduti lo scorso 10 gennaio) affinché queste individuassero uno o più Comitati etici ai quali le strutture sanitarie possono rivolgersi per i percorsi di suicidio medicalmente assistito. Nonostante questo ennesimo richiamo, l’Azienda sanitaria unica regionale delle Marche continua a violare in modo sistematico il diritto di ormai due malati (Antonio e Mario) che  a questo punto trova riconoscimento non solo a livello di diritto costituzionale ma anche a livello governativo. 

➡ Gallo e Cappato contro la Regione Marche: “Fingono di non sapere che le sentenze della Consulta hanno valore di legge”

L’Azienda sanitaria unica regionale delle Marche non solo si sottrae in modo reiterato agli adempimenti individuati dalla Corte costituzionale nell’ambito del caso Cappato-DJ Fabo, ma continua ad essere inadempiente rispetto a quanto sollecitato recentemente anche dal Ministero della Salute“, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato.

L’assessore marchigiano Filippo Saltamartini ha dichiarato che ‘È improprio chiedere alla Regione di attuare un percorso di fine vita, di aiuto al suicidio, senza che questo sia stato delineato compiutamente a livello normativo‘. Sono affermazioni eversive dell’ordine costituzionale. Non è stato chiesto all’Azienda sanitaria unica regionale di fornire un farmaco, ma soltanto di verificare come sta il malato.

Il fatto che non voglia procedere è gravissimo. L’assessore finge poi di non sapere che le sentenze della Corte costituzionale hanno valore di legge, immediatamente applicabile: la sentenza costituzionale ripristina il rispetto della costituzione. Il Servizio Sanitario in quanto tale ha l’obbligo di effettuare tutte le verifiche indicate dalla sentenza della Consulta sul caso Cappato/Antoniani.

Da parte nostra, continueremo ad aiutare “Mario” e “Antonio” e tutte le persone nelle loro condizioni a poter vedere rispettati i loro diritti. Riteniamo però necessario a questo punto che intervenga con urgenza il Ministro della Salute Roberto Speranza per interrompere, come è in suo potere, la violenza di Stato imposta dalla Regione Marche sulla pelle dei malati“.

➡ Approfondimenti:

➡ La Circolare del Ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni

➡ La nota del Ministero della Salute indirizzata alla Conferenza Stato-Regioni