Cappato contro PD e M5S: “In Parlamento, i relatori sono contro l’eutanasia attiva. Per legalizzare resta solo il referendum”

Marco Cappato (foto di Rainews)

“Nelle stesse ore dello scaricabarile di Regione Marche sul caso di Mario, in Parlamento si discute di aiuto al suicidio. In Commissione alla Camera c’è da prendere atto che c’è parere contrario agli emendamenti sull’eutanasia legale da parte dei relatori Bazoli (PD) e Provenza (M5S). Per loro, la legge deve riguardare solo le procedure di ciò che è già legale (grazie alla Corte costituzionale sul mio processo): l’aiuto medico al suicidio. L’articolo 2 del testo è chiaro in quanto definisce la morte volontaria  medicalmente assistita “il decesso cagionato da un atto autonomo” escludendo ogni altra forma di aiuto come l’intervento attivo di un medico in caso di impossibilità materiale della persona malata.

Secondo Bazoli e Provenza, dunque, una persona totalmente paralizzata dovrebbe essere discriminata nella possibilità di essere aiutata a morire anche se si trovasse nelle condizioni, stabilite dalla Consulta, di sofferenza insopportabile, dipendenza da cure salvavita e patologie irreversibili. In ogni caso, dalla proposta dei relatori continuano a essere esclusi anche i malati che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale, come solitamente accade per i malati di cancro.

Di fronte a tale scelta politica dei principali gruppi parlamentari che sulla carta avrebbero potuto non essere ostili alla regolamentazione dell’eutanasia, è evidente che l’unico strumento per arrivare all’eutanasia legale come in Belgio, Olanda, Spagna, Lussemburgo e Portagallo sarà il Referendum di abrogazione parziale del reato di “omicidio del consenziente” sottoscritto da 1.240.000 cittadini.

— APPROFONDIMENTO —

➡ Cosa prevede la legge sul suicidio assistito in discussione? (a cura di Matteo Mainardi)