Non è più rinviabile una valutazione delle norme che continuano a creare irragionevoli ostacoli al rispetto del diritto alla salute occorre quindi avanzare proposte concrete. Le annunciate gare d’appalto, per quanto necessarie, potrebbe non essere sufficienti, occorre rivedere strutturalmente i meccanismi di importazione dei prodotti e riformare il sistema che governa le licenze sulla cannabis istituendo un’Agenzia Nazionale che si faccia carico di gestire quanto già previsto dalla legge correggendo quanto ha creato problemi.
La Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961 impegna gli stati firmatari, tra cui l’Italia, a controllare la coltivazione, e commercio della cannabis ad uso scientifico e terapeutico. A tal fine la Convenzione richiede le parti di stabilire “un’agenzia governativa” per sorvegliarne la coltivazione (art. 22, 23 (3), 28 (1) Convenzione Unica sugli Stupefacenti 1961).
A oggi in Italia questo ruolo è ricoperto dall’Ufficio centrale stupefacenti del Ministero della salute che, al pari dello Stabilimento di Firenze ha dimostrato i propri limiti operativi a evitare che il fabbisogno nazionale, che secondo l’Onu è passato dai 40 kg del 2013 ai 2.900 kg del 2021, venga soddisfatto. Andrebbe perseguita la strada della Germania dove la produzione della cannabis terapeutica è gestito dall’Agenzia Federale del Farmaco (equivalente dell’AIFA in Italia) per mezzo di due autorità: l’Ufficio Federale dell’Oppio (competente per le importazioni) e l’Agenzia della Cannabis (competente per la produzione) che garantisce la continuità terapeutica per pazienti preservando il controllo di quantità, qualità e sicurezza della cannabis terapeutica in commercio.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.