Davanti all’inerzia del Parlamento su temi come quelli della legalizzazione dell’eutanasia e quello della regolamentazione dell’autocoltivazione di cannabis, il Referendum rappresenta l’unico strumento che può permettere di superare i veti incrociati dei partiti e finalmente dare la parola ai cittadini.
Con una una campagna referendaria da record, l’8 ottobre 2021 sono state depositate in Cassazione oltre 1.250.000 firme per convocare gli italiani alle urne la prossima primavera sulla legalizzazione dell’eutanasia. Nelle parole di Filomena Gallo e Marco Cappato, i firmatari “hanno chiesto di poter scegliere che finalmente si possa decidere quello che la politica non ha ancora fatto, ovvero tra l’eutanasia clandestina, che c’è già, e quella legale fatta di regole responsabilità e conoscenza. L’obiettivo”, continuano, “è che nessuno debba più subire sofferenze insopportabili contro la propria volontà”.
Sul fronte della legalizzazione dell’autocoltivazione di cannabis, il deposito di 630.000 firme è invece avvenuto il 28 ottobre 2021 grazie all’avvento della firma digitale. “L’Associazione Luca Coscioni nel 2016 aveva depositato una proposta di legge di iniziativa popolare, mai discussa fino ad ora. Oggi ha messo a disposizione la piattaforma per la raccolta delle firme online costruita per il Referendum Eutanasia Legale, per raggiungere un importante obiettivo che fa parte della nostra storia”, ha dichiarato Marco Perduca.
I successi delle due campagne dimostrano che le libertà e i diritti civili sono più forti di ogni ostruzionismo parlamentare.
Membro di Giunta ALC. Dal 2013 coordina la campagna Eutanasia Legale e le proposte regionali Liberi Subito. Ha organizzato la raccolta firme per la proposta che ha portato alla legge 219/2017. Nel 2020 con una disobbedienza civile si è autodenunciato per coltivazione di cannabis per uso personale. Autore di “Testamento biologico e consenso informato“ e “Io Coltivo – Diario di una disobbedienza”.